Una banca dati ad hoc per gli elenchi clienti-fornitori. Che, tramite gli incroci con le altre informazioni contenute nell'Anagrafe tributaria, saranno posti a confronto con i redditi dichiarati dei contribuenti con lo scopo di individuare le anomalie. È quanto prevede la Convenzione triennale 2012-2014 tra Agenzia delle entrate e ministero dell'economia (anticipata da ItaliaOggi del 26 maggio scorso) che sarà illustrata da Fabrizia Lapecorella direttore del dipartimento delle finanze il prossimo 20 giugno 2012. Nel piano di prevenzione e contrasto dell'evasione il Fisco punta anche sul redditometro. Gli accertamenti sintetici programmati per il 2012 sono 35 mila. Molti di questi, però, saranno effettuati utilizzando le vecchie regole e prendendo in esame l'annualità 2008. Nonostante la Convenzione evidenzi che il nuovo redditometro «sarà operativo entro il 1° semestre del corrente anno», infatti, al momento lo strumento è ai box e pure la circolare n. 18/E del 31 maggio scorso, recante gli indirizzi operativi per il 2012, ne ha differito l'entrata in funzione all'ultimo quadrimestre del 2012. Nel programma strategico condiviso con il Mef trova spazio la nuova arma dell'Archivio rapporti: l'Agenzia utilizzerà i saldi e i movimenti finanziari «all'esclusivo fine di individuare posizioni a più alto rischio di evasione da segnalare per i necessari controlli». Fiducia anche nel tutoraggio, ormai a regime (2.000 gli accertamenti attesi nei confronti di una platea di 3.166 aziende con fatturato sopra i 100 milioni di euro), e nella collaborazione con le altre amministrazioni (Inps, comuni, Gdf, Equitalia, autorità fiscali degli stati esteri). Confermato per il 2012 l'obiettivo di incamerare entrate per 10 miliardi di euro tra versamenti diretti e riscossioni da ruolo. Nel corso dell'anno, peraltro, «si produrranno i primi effetti positivi, in termini di velocità ed efficienza della riscossione, derivanti dall'esecutività degli avvisi di accertamento emessi dall'Agenzia», sottolinea la Convenzione. Dal punto di vista numerico, vengono messi in agenda 380 mila accertamenti complessivi, di cui 13 mila a carico delle imprese di medie dimensioni (ricavi tra 5 e 100 milioni di euro) e 130 mila nei confronti di imprese, artisti e professionisti. Interessante notare come tali obiettivi siano ritenuti ottimali dalle Entrate, tanto che anche per gli anni 2013 e 2014 le quantità rimangono costanti. Per quanto attiene ai servizi, tra gli obiettivi incentivati vengono inseriti 1,9 milioni di risposte telefoniche fornite, 75 mila risposte scritte e 360 mila lavorazioni Civis effettuate. Con riguardo alle risorse umane e strumentali, la consistenza media del personale delle Entrate ammonta a 32.246 unità, oltre mille in meno rispetto al 2010. I costi di funzionamento previsti per il 2012 sono pari a 2,7 miliardi di euro, mentre gli investimenti saranno di circa 102 milioni di euro (80 milioni solo nell'It). In cantiere, infine, c'è l'avvio del Centro operativo di Cagliari, che inizialmente svolgerà le stesse lavorazioni dell'omologo di Venezia, ma che in un secondo momento prenderà in carico la gestione delle imposte sulle assicurazioni, delle dichiarazioni di successione e dei contratti di locazione pluriennali.
Territorio. Concludere entro poche settimane le operazioni di attribuzione della rendita presunta agli immobili «fantasma» per i quali i titolari non abbiano adempiuto nei termini. È questa una delle priorità risultanti dalla Convenzione 2012-2014 tra Mef e Agenzia del territorio (si veda ItaliaOggi del 31 maggio 2012). Nel corso dell'anno, inoltre, saranno avviate le attività per garantire il costante monitoraggio finalizzato all'individuazione di ulteriori fabbricati non dichiarati in catasto. I quali, nell'arco di un triennio, comporteranno nuovamente l'esame di tutto il territorio nazionale.
Dogane. Contraffazione, sottofatturazioni e valuta non dichiarata. Sono alcuni degli ambiti sui quali gli uomini dell'Agenzia delle dogane si concentreranno tra il 2012 e il 2014. L'obiettivo di base risultante dalla Convenzione (si veda ItaliaOggi del 23 maggio 2012) è quello di mettere in campo verifiche di maggiore qualità, individuando i soggetti più a rischio attraverso uno screening preventivo dei settori merceologici e dei paesi di provenienza. In termini economici, l'attività di intelligence doganale dovrà tradursi in almeno un miliardo di euro all'anno di maggiori diritti accertati, mentre in materia di Iva (Intra e plafond) la remuneratività media delle verifiche dovrà salire nel triennio da 175 mila a 190 mila euro. Dal punto di vista delle dotazioni, l'Agenzia potrà contare su un organico di 9.396 unità (-2% dal 2010) e su una spesa complessiva di funzionamento per 609 milioni di euro.
Sindacati. «Interverremo pesantemente sui contenuti delle Convenzioni 2012-2014 nel previsto incontro al Mef del 21 giugno, chiedendo tra l'altro un salario accessorio diverso dall'attuale», afferma Sebastiano Callipo, segretario generale del Salfi, «la spending review non risparmierà le agenzie fiscali. Anziché riconoscere al comparto il merito di essere l'unica p.a. nella quale bisognerebbe investire, viene riservato il medesimo trattamento destinato alle altre amministrazioni, per nulla virtuose e oggettivamente improduttive».