Nuovi indicatori di coerenza con l'incognita adeguamento. Resta infatti da comprendere se i contribuenti non allineati con i responsi di uno o più dei nuovi dieci indicatori di coerenza potranno rimediare, correggendo i fattori di anomalia, o se invece tale circostanza rappresenti un ostacolo non sanabile impeditivo all'accesso al regime premiale introdotto dalla manovra Monti (articolo 10, commi da 9 a 13 del dl 201/2011). Su questa seconda linea sembra essere schierata l'Agenzia delle entrate che anche nella circolare n.8/e del 16 marzo scorso ha individuato come anomalia non sanabile l'incoerenza del contribuente ai nuovi indicatori previsti dai decreti di approvazione dello studio di settore. Sulla particolare tematica Rete Imprese Italia ha già sollevato una specifica richiesta di chiarimenti al presidente di Sose, Giampiero Brunello, auspicando che tale incoerenza possa essere espressamente sanata dal contribuente attraverso la rettifica dei valori fuori dai range di coerenza (si veda ItaliaOggi del 21/4/2012). In effetti l'auspicio delle categorie imprenditoriali è tutt'altro che infondato. Il non allineamento ai nuovi indicatori di coerenza, approvati per gli studi di settore del periodo d'imposta 2011, può esplicare infatti un duplice effetto negativo sul contribuente che oltre a essere escluso dal nuovo regime premiale della manovra Monti potrebbe incappare anche nelle nuove campagne di controlli con utilizzo prioritario delle indagini finanziarie anch'esse introdotte dalla medesima disposizione normativa. Premesso che per comprendere appieno il funzionamento dei nuovi dieci indicatori di coerenza sarà necessario avere a disposizione la versione di Gerico 2012 adeguatamente aggiornata, possiamo però ipotizzare un caso tipo di incoerenza e fare alcune riflessioni. Prendiamo, per comodità, l'indicatore che segnala la mancata indicazione del valore dei beni strumentali in presenza delle relative quote di ammortamento nel quadro contabile dello studio. Quello che occorre infatti comprendere è se l'incoerenza a tale indicatore verrà evidenziata fina da subito nelle schermate di Gerico 2012 o se la logica di funzionamento sarà quella degli indicatori di anomalia dai quali i nuovi indici di coerenza sembrano aver attinto a piene mani. Se il responso sarà per così dire in diretta, il contribuente potrà correggere l'indicatore inserendo il valore equo dei beni strumentali nell'apposito campo dello studio con probabile innalzamento anche del livello di ricavi/compensi utili per il raggiungimento della congruità e normalità economica.Se invece il responso sarà postumo, allora l'incoerenza sarà conosciuta dal contribuente solo ex post quando ormai la dichiarazione sarà già stata presentata senza quindi alcuna possibilità di sanare l'incoerenza suddetta. Messa in questi termini la questione della sterilizzazione delle nuove ipotesi di incoerenza potrebbe risolversi tuttavia in un falso problema. Sarà sempre il contribuente, con le sue decisioni in sede di compilazione del modello dati rilevanti ai fini dello studio di settore, ha decidere le sorti e i responsi dei nuovi indicatori. Tornando all'indice di coerenza dei beni strumentali il suo funzionamento è esplicitato nell'allegato al decreto ministeriale di approvazione delle modifiche degli studi di settore applicabili all'annualità 2011, pubblicato nel supplemento straordinario della G.U. n.99 del 28 aprile. Il contribuente risulta incoerente quando il valore, indicato nel modello degli studi di settore, degli ammortamenti è maggiore di zero e il valore dei beni strumentali in proprietà è pari a zero. In questo caso il ritorno alla coerenza sembra un'operazione assolutamente plausibile e semplice.