
La manovra Monti ha escluso dall'ambito di applicazione del codice della privacy i trattamenti dei dati relativi alle persone giuridiche, enti o associazioni. Le imprese, dunque, non rivestono più la qualifica di interessato, e cioè di soggetto titolare dei diritti previsti dalla normativa sulla tutela della riservatezza. Inoltre il concetto di dato personale viene riferito alle informazioni delle sole persone fisiche. A questo proposito la circolare prende posizione sulle imprese individuali. La circolare ritiene che debbano andare fuori dal circuito privacy tutte le imprese, in quanto soggetti che esercitano un'attività economica organizzata, indipendentemente dalla forma giuridica (individuale o collettiva). Secondo il documento, anche per il legislatore è prevalente l'esigenza di semplificare gli oneri amministrativi nei rapporti tra imprese, comprese quelle individuali. Si tratta, tuttavia, di un'interpretazione anti letterale, anche se basata sullo scopo della legge.
Passando alle comunicazioni commerciali, la circolare ricorda che il dl 201/2011 non ha modificato la nozione di «abbonato», che continua a fare riferimento non solo alle persone fisiche, ma anche alle persone giuridiche, agli enti e alle associazioni.