«La camera approva». La scritta sul tabellone luminoso del parlamento ha sancito la decisione adottata dal parlamento in merito alla legge unificata dal titolo «Disposizioni in materia di professioni non organizzate in ordini o collegi». La scritta apparsa alla camera ha illuminato di soddisfazione i volti di coloro che sono stati gli artefici di questa norma. Ovviamente la decisione adottata dal parlamento nella seduta del 17 aprile 2012 ha suscitato un grande entusiasmo tra tutti gli iscritti dell'Ancot Associazione nazionale consulenti tributari. Il presidente nazionale dell'Ancot Arvedo Marinelli ha così commentato quei momenti: «Non nascondo la mia commozione per il risultato raggiunto. Ho seguito i lavori della camera e sono stato costantemente in contatto con i colleghi Nino Franchina e Luciano Giorgetti che erano presenti in aula. Ascoltare gli interventi è stato come ripercorrere oltre quindici anni della nostra storia. Quasi tutti gli interventi sono stati “musica” per le nostre orecchie». Che significa per voi questa legge? «È un grande passo in avanti vero la tutela dell'attività professionale che svolgiamo quotidianamente e un riconoscimento della funzione svolta dalla nostra associazione. Si tratta, in sostanza, di una norma che equipara il sistema delle professioni italiane a quello delle altre realtà europee recuperando un gap imperdonabile per una nazione moderna». L'iter della norma ha confermato , secondo lei, l'impegno del parlamento a voler cambiare il sistema delle professioni? «La compattezza degli esponenti politici e la comunità d'intenti è stato un fattore molto importante nella definizione della norma e conseguentemente della sua approvazione. Gli esponenti dei diversi partiti hanno dimostrato di voler modernizzare il sistema delle professioni. Questo risultato è anche la conseguenza del movimento di opinione che abbiamo creato, illustrando nei vari convegni e negli incontri con i politici di tutti i partiti, la nostra proposta di un sistema delle professioni duale con una definizione dei compiti e delle competenze tra gli iscritti agli ordini e i professionisti iscritti nelle associazioni. Un impegno che seppur con alterne fortune, ha raggiunto il suo compimento con il voto del parlamento». Quali sono stati gli esponenti politici firmatari della norma? «La Legge è stata presentata dai relatori Abrignani (Pdl), Froner (Pd) e altri. In questa circostanza vorrei ringraziare e ricordare i politici che ci sono stati vicini e che hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato paragonabile di certo a un sogno ovvero gli Onorevoli: Abrignani (Pdl), Froner (Pd), Mantini (Udc), Saglia (Pdl), Vernetti (Gruppo Misto - Alleanza per l'Italia), Ciccanti (Udc), Quartiani (Pd) e Lulli (Pd)». I politici hanno sottolineato l'impegno dell'Ancot nei loro interventi? «L'onorevole Amedeo Ciccanti ha voluto espressamente ringraziare l'Ancot e in particolar la mia persona per il lavoro svolto. La cosa mi ha fatto piacere, ma voglio comunque sottolineare che il risultato conseguito è la sintesi dell'impegno profuso da tutti gli iscritti all'Ancot che negli ultimi quindici anni hanno condiviso con noi le battaglie. Grazie a tutti coloro che hanno creduto nell'idea e operato per questo risultato in particolare tutti i consiglieri sia dell'Associazione sia della Fondazione con il presidente Dino Agostini». Il risultato è stato raggiunto con un grande impegno nel CoLap, in cui l'Ancot ha sempre creduto, perché fermamente convinti che solo con un grande movimento e coinvolgendo centinaia e centinaia di associazioni si potevano far capire le ragioni economiche e politiche di una legge sulle professioni non ordinistiche. Al CoLap, al suo presidente nazionale ing. Giuseppe Lupoi, al direttore Emiliana Alessandrucci e al teorico ispiratore dello sviluppo duale delle professioni in Italia dott. Angelo Deiana tanti ringraziamenti e un invito a continuare nell'impegno per la fase due del senato della Repubblica. Ora cosa vi proponete di fare? «Stiamo informando tutti gli associati di quello che è avvenuto in parlamento, anzi gli interessati possono vedere ciò che è successo in aula collegandosi con il nostro sito internet dove c'è il video con la registrazione dei lavori. Inoltre, proseguiremo il nostro impegno che consiste nel monitorare costantemente l'iter della norma che deve essere approvata in parlamento».