
Rispetto alle ultime bozze svelate sabato scorso da ItaliaOggi (7 aprile 2012, pag. 19), il governo ha aumentato da 45 a 55 megawatt i contingenti annuali agevolabili dal 2013 al 2015, per gli impianti idroelettrici di potenza superiore a 20 kw; ha innalzato da 23 mw a 35 mw l'anno i contingenti per il geotermoelettrico e ha confermato la gran mole di megawatt agevolabili nel triennio, per le biomasse di origine animale (145 mw l'anno per tre anni). Cambiano le quantità di megawatt che andranno ad asta a ribasso (quelli prodotti da nuovi impianti di potenza superiore a 5 mw.) Se, per l'eolico, vengono confermate le quantità di energia agevolabile previste dalle ultime bozze, per idroelettrico e geotermoelettrico l'aiuto resta al palo: sparisce cioè ogni tipo di incentivo previsto, già dal 2013. Biogas e biomasse animali, invece, troveranno l'incentivo solamente nel 2013 (per 95 mw) e non più spalmato sul triennio (32 mw l'anno), come era previsto dalle ultime bozze di decreto.
Per il fotovoltaico la correzione al ribasso degli incentivi prevede che la differenza rispetto al quarto conto energia passi da 352 a 237 euro per megawatt sugli impianti la da 3kw su edifici, mentre cala da 313 a 199 l'aiuto per quelli da 200kw. Scende anche per gli impianti da 1 Mw a terra (da 236 a 161 euro). Nonostante la riduzione del sostegno economico, l'Italia resta comunque il paese europeo con il livello di incentivi più alto, superiore anche a Germania e Regno Unito. Gli impianti di potenza superiore e a 12kw accederanno all'incentivo previa iscrizione a registro nei limiti di quantitativi predeterminati di potenza annua, gli impianti da 1 a 12 kw saranno liberi di accedere dopo l'entrata in esercizio.