Non una «targhetta» da mettere in vetrina, ma un elemento «premiale» che riguarda i commercianti, insieme a tutti coloro che applicano le norme sulla trasparenza fiscale. È l'essenza del «bollino blu» spiegata da Attilio Befera, direttore dell'Agenzia delle entrate, nel corso di una conferenza a Roma in cui ha ribadito che il nuovo redditometro arriverà a giugno («siamo al collaudo finale» ha affermato, senza dare anticipazioni sullo strumento), e ha presentato le cifre sul recupero dell'evasione nel 2011 (si veda articolo a fianco): 12,7 miliardi di euro, il 15,5% in più rispetto al 2010. L'Agenzia ha riscontrato che è migliorata la fedeltà fiscale in materia di Iva, con un divario tra entrate potenziali ed effettive che si riduce dal 31,6% del 2008 al 27,7% del 2010 (la media europea è del 14-15%). Inoltre, ha sottolineato Luigi Magistro, direttore centrale dell'accertamento, i controlli sono divenuti «più mirati grazie ad analisi del rischio molto approfondite: il numero di accertamenti è sceso dell'1,2% (da poco meno di 706 mila ad oltre 697 mila)», mentre la maggiore imposta accertata è aumentata del 9,3%, a 30,4 miliardi contro i 27,8 del 2010; in particolare, ci sono stati 271.615 accertamenti definiti con adesione, 36.390 con determinazione sintetica del reddito (+20% per una maggiore imposta accertata pari a 586 milioni), circa 11 mila con indagini finanziarie. Setacciate e interessate da operazioni di recupero tutte le tipologie di contribuenti: i «big» per il 31%, le pmi e gli autonomi per il 25%, e le persone fisiche (27%). La battaglia contro chi non paga le tasse nel 2012 porterà ad «ulteriori risultati positivi», ha aggiunto Befera, e i blitz «in stile Cortina» continueranno, mentre «siamo estremamente dispiaciuti» per il tentato suicidio di un uomo a Bologna, oppresso dai debiti con il fisco. E riguardo all'ipotesi di un aumento dell'Iva («in mancanza di altre fonti» secondo il ministro Corrado Passera), per il direttore delle Entrate «è una decisione che spetta al governo», però l'Agenzia «farà il possibile con il contrasto all'evasione contributiva». Claudio Siciliotti, presidente dell'ordine nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili, ha definito «incoraggianti» i numeri, ma un cambiamento culturale deve avvenire anche nella lotta alla «corruzione e agli sprechi nel pubblico», che «proseguono invariati».