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Bonus fiscale all'export alimentare

del 27/01/2010
di: di Luigi Chiarello
Bonus fiscale all'export alimentare
Crediti d'imposta per le imprese che investono in attività promozionali, fiere ed eventi riguardanti il made in Italy agroalimentare all'estero. Siano questi in territorio europeo o in paesi extra-Ue. Un decreto del ministro dell'economia, datato 24 luglio 2009 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 3 del 5 gennaio scorso, dà via libera al bonus fiscale per la promozione del sistema agroalimentare italiano all'estero. L'obiettivo degli eventi per cui si chiede l'agevolazione, però, deve essere chiaro: «Indurre operatori economici o consumatori all'acquisto di un determinato prodotto agricolo o agroalimentare di qualità. Purché», avverte il decreto, questa agevolazione non sia rivolta «al singolo marchio commerciale o riferito direttamente a un'impresa».

L'importo del bonus. Il credito d'imposta è fissato in misura pari al 50% del valore degli investimenti effettuati in eccedenza rispetto alla media degli analoghi investimenti realizzati nei tre periodi d'imposta precedenti. Il decreto prevede un limite di spesa annua a carico dello stato pari a 40 milioni di euro per il 2008 e 41 milioni per il 2009. Potranno accedere alla misura tutte le imprese agricole, zootecniche e della pesca, nonché i consorzi di tutela sulle denominazioni protette e sulle attestazioni di specificità.

La presentazione delle domande. Entro il 5 febbraio il ministero delle politiche agricole renderà disponibile il modulo per presentare le richieste di accesso all'agevolazione. «Il credito d'imposta per le imprese che investono all'estero è un passo ineludibile per la crescita del comparto agroalimentare e della sua competitività», ha chiosato il ministro alle politiche agricole, Luca Zaia. Necessario «per sostenere, insieme ai nostri grandi prodotti, una cultura del fare impresa che affonda le radici nella storia e nell'identità secolari dei territori», ha aggiunto.

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