Primo: viene confermata la bussola dell'alto grado di apertura del mercato degli appalti pubblici dell'Ue.
Secondo: per gli appalti di importo superiore a 5 milioni di euro la Commissione potrà autorizzare le autorità aggiudicatrici dell'Ue a escludere le offerte comprendenti una quota significativa di beni e servizi esteri, qualora tali appalti non siano già contemplati da accordi internazionali vigenti.
Terzo: in caso di gravi e ripetute discriminazioni contro fornitori europei nei paesi terzi, la Commissione disporrà di un meccanismo che le consentirà di limitare l'accesso al mercato dell'Unione se il paese terzo interessato non avvia negoziati volti a risolvere gli squilibri nell'accesso al mercato. Le eventuali misure restrittive, che l'Unione europea intende adottare, dovranno essere mirate. Secondo Bruxelles, per esempio, potranno consistere nell'esclusione delle offerte provenienti da paesi terzi o nell'imposizione di ammende sui prezzi;
Quarto: secondo Bruxelles, la proposta accresce la trasparenza per le offerte anormalmente basse, al fine di lottare contro la concorrenza sleale sul mercato europeo da parte di fornitori di paesi terzi.