
Dal 7 marzo. Non solo le pensioni dunque, ma anche ogni prestazione sociale erogata dall'Inps non scamperà, dal prossimo 7 marzo, al divieto imposto dal dl n. 201/2011 alle pubbliche amministrazioni di effettuare pagamenti con denaro contante per un importo superiore a mille euro. Il nuovo divieto è finalizzato a «favorire la modernizzazione e l'efficienza degli strumenti di pagamento, riducendo i costi finanziari e amministrativi derivanti dalla gestione del denaro contante». Pertanto, per i pagamenti di qualsiasi emolumento e a chiunque destinato d'importo superiore a mille euro netti, l'Inps dovrà utilizzare esclusivamente «strumenti di pagamento elettronici». Il divieto si applica, quindi, anche alle prestazioni a sostegno del reddito, caratterizzate da elementi peculiari quali la temporaneità della durata della prestazione, nonché l'imprevedibilità dell'evento che genera lo stesso pagamento.
La novità. Per tali ragioni, e al fine di evitare che i legittimi beneficiari possano subire ritardi o disguidi nella corresponsione delle somme a loro spettanti, l'Inps spiega di aver raggiunto un accordo operativo con Poste Italiane che impegna quest'ultima a dar corso ai pagamenti concomitanti con l'entrata in vigore delle nuove disposizioni, con le seguenti modalità: