
Come l'assegno per il nucleo familiare (Anf), anche i vecchi assegni familiari, fermi ancora a 10,21 euro al mese (19.760 delle vecchie lire), sono condizionati dal reddito. I limiti da considerare sono rivalutati ogni anno in ragione del tasso d'inflazione programmato, anziché all'indice d'inflazione. Per il 2012 si registra un aumento dell'1,5%. Con la consueta circolare di inizio anno (n. 25/2012), l'Inps ha reso noto le nuove tabelle da utilizzare. Va qui precisato che la prestazione spetta ai soli soggetti esclusi dalla normativa dell'Anf (diretta ai lavoratori dipendenti), vale a dire:
* lavoratori autonomi, ossia coltivatori diretti, mezzadri e coloni (importo mensile a 8,18 );
* piccoli coltivatori diretti che integrano fino a 51 le eventuali giornate di lavoro agricolo dipendente;
* pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi.
Occorre inoltre aggiungere che per economicità di spazio, pubblichiamo la sola tabella «base» che riguarda la generalità degli interessati. Per quanto invece attiene:
*i soggetti nella condizione di vedovo/a, divorziato/a, separato/a legalmente, abbandonato/a, celibe o nubile, occorre maggiorare i valori del 10%;
*i soggetti nel cui nucleo familiare siano comprese persone, per le quali possono attribuirsi i trattamenti di famiglia, dichiarate totalmente inabili, i valori vanno maggiorati del 50%;
*i soggetti nella condizione di vedovo/a, divorziato/a, separato/a legalmente, abbandonato/a, celibe o nubile, nonché nel cui nucleo familiare siano comprese persone, per le quali possono attribuirsi i trattamenti di famiglia, dichiarate totalmente inabili, occorre maggiorare i valori del 60%.
Occorre ricordare che i limiti di reddito mensili da considerare per il 2012 sono fissati 676,75 per il coniuge, per un genitore per ciascun figlio od equiparato e 1.184,31 per due genitori.