
A questo trend in rialzo, fa però da contraltare l'andamento dei ricavi derivanti dalla gestione delle attività finanziarie che, a causa della crisi economica, ha subito un forte ridimensionamento, soprattutto nell'anno 2010. In dettaglio, gli interessi e i proventi finanziari sono passati da 4,2 milioni di euro del 2009 a 2,9 milioni di euro del 2010. Su questo fronte, la Corte dà atto che l'ente ha provveduto (nel 2011) a interventi di ristrutturazione dei propri investimenti finanziari per ridurre i rischi, privilegiando investimenti più sicuri ed astenendosi da intenti speculativi, con operazioni che la stessa Corte «condivide pienamente». Infine, sul versante delle società partecipate, si riscontra che le stesse hanno chiuso la gestione economica in perdita (fanno eccezione Edilparking srl nel 2009 e Vett.im nel 2010). Queste risultanze inducono la Corte a segnalare all'Enpav l'esigenza che lo stesso «ponga la massima attenzione sulla validità delle scelte fatte per la loro costituzione nonché sulla convenienza economica a tenerle in vita, evitando, comunque, di costituire società che non abbiano scopi compatibili con le finalità dell'ente partecipante».