
«Gli iscritti a due o più forme di assicurazione obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti, nonché alle forme pensionistiche obbligatorie, tra cui anche la Gestione Separate Inps, possono cumulare tutti i periodi assicurativi non coincidenti, al fine del conseguimento di un'unica pensione, senza nessuna perdita.
In altre parole la «totalizzazione» consente di riunire «gratuitamente» i contributi versati presso gestioni previdenziali diverse che, da soli, non darebbero diritto alla pensione. «Una volta totalizzati» i vari periodi, ciascuna gestione paga la pensione a sua carico. È quindi una buona notizia nella batosta pensionistica della «Manovra di Natale». Un'ingiustizia eliminata dal Governo Monti grazie anche all'innalzamento dell'età pensionabile e quindi non certo un regalo!». La Riforma invece non ha toccato l'Istituto della «Ricongiunzione» che come la totalizzazione risulta utile a coloro che sempre più frequentemente hanno carriere lavorative discontinue e con versamenti contributivi in più gestioni. La ricongiunzione è divenuta più interessante per la sempre più frequente mobilità dei lavoratori dal settore privato a quello pubblico e viceversa e per la coesistenza di periodi di lavoro dipendente con attività di lavoro autonomo o professionale».
È auspicabile quindi che il legislatore ponga rimedio a questa situazione che potrebbe permettere a tanti lavoratori autonomi, molti dei quali in questa delicata fase congiunturale sono socialmente deboli, a veder tutelati i propri diritti e per certi versi anche la propria dignità. Infatti anche con la «Manovra di Natale» «non si è eliminato», ha aggiunto Marinelli, «ancora il problema dei Contributi
Silenti ovvero di quei contributi versati dagli obbligati alla Gestione Separata Inps che non maturano un pensione e che, pure essendo ora totalizzabili, restano non ricongiungibili. I più giovani e più deboli sul mercato del lavoro, costretti a contratti co.co.co o ad aprire la partita Iva per lavori stagionali o a intermittenza, non possono essere puniti anche in vecchiaia non riconoscendo loro contributi molto elevati versati a spezzoni». «Per questi contributi bisogna trovare una soluzione che metta fine a questa grande ingiustizia! Essendo il metodo di calcolo della pensione contributivo, bisogna considerare validi tutti i contributi versati senza nessuna perdita, sia ai fini della totalizzazione come già fatto, sia ai fini della ricongiunzione».