
L'auto elettrica può rappresentare un grosso vantaggio per la qualità dell'aria soprattutto nelle grandi metropoli dove tale tipo di trazione trova enormi vantaggi rispetto al tradizionale motore a scoppio, in termini di accesso alle Ztl, di parcheggio gratuito sulle strisce blu e di limitazioni generali al traffico dovute all'inquinamento. Purtroppo, a causa della crisi economica e la conseguente mancanza di risorse la legge langue in parlamento.
Domanda. Onorevole Ghiglia ma secondo Lei ci sono resistenze politiche all'approvazione di tale legge?
Risposta. Assolutamente no. Il problema vero sono i soldi. La legge, di cui io sono il primo firmatario, è figlia di uno schieramento assolutamente trasversale ed è stata migliorata da colleghi, da associazioni, da produttori e persino da aziende fornitrici di energia elettrica.
D. Ma di quanti soldi parliamo?
R. Direi sui 100-150 milioni all'anno per almeno tre anni. Chiedo uno sforzo ai ministeri dell'ambiente e dello sviluppo economico perché si tratta di finanziare una legge strategica. La mobilità elettrica nel suo piccolo può rappresentare una leva di rilancio per la nostra economia. Inoltre c'è da aggiungere che se la legge non verrà approvata al più presto, l'Italia corre il rischio di rimanere al palo. In questo particolare settore manca una normativa che impedisce per esempio ai comuni di poter richiedere fondi europei.