
Nella nota dell'associazione di categoria si fa rilevare che il versamento tramite F24 era già previsto per l'Ici ed è regolamentato dal provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate del 26 aprile 2007. In base agli articoli 6 e 7 di questo provvedimento, l'amministrazione finanziaria deve accreditare giornalmente alle tesorerie comunali, ai concessionari o agenti della riscossione le somme incassate con i modelli F24 e a trasmettere periodicamente un flusso informativo contenente il dettaglio delle informazioni relative alle somme riscosse. I comuni, infatti, sono tenuti a fornire all'Agenzia delle entrate le coordinate bancarie o postali sulle quali accreditare le somme riscosse. Eventuali variazioni delle coordinate devono essere comunicate almeno 30 giorni prima dell'operatività dei cambiamenti richiesti. L'Agenzia, poi, trasmette agli enti locali le informazioni relative alla riscossione di imposta, sanzioni e interessi, con il rispetto della seguente tempistica: entro nove giorni lavorativi in tutti i casi in cui sia possibile la trasmissione dei dati in via telematica; con cadenza mensile negli altri casi. Pertanto, secondo Ascotributi, considerato che l'articolo 13 del dl Monti fa salve le disposizioni contenute nel decreto sul federalismo municipale (dlgs 23/2011) e, in particolare, la potestà regolamentare in materia di entrate degli enti locali «anche per i nuovi tributi previsti dal presente provvedimento», i comuni «sono pienamente legittimati a richiedere all'amministrazione finanziaria che le attuali modalità operative anche in ordine al soggetto destinatario dell'accredito giornaliero delle somme incassate tramite F24 siano riconfermate nell'emanando provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate previsto dal citato comma 12 dell'art. 13».