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Fatture false nei conti Scatta la frode fiscale

del 24/01/2012
di: di Debora Alberici
Fatture false nei conti Scatta la frode fiscale
La frode fiscale scatta per il solo inserimento in contabilità delle fatture false, non essendo necessaria, ai fini della punibilità, la presentazione della dichiarazione dei redditi.

A questo nuovo approdo giurisprudenziale è giunta la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 1894 del 18 gennaio 2012, ha confermato gli arresti domiciliari nei confronti di un imprenditore accusato di aver partecipato a una frode fiscale. Insomma, la terza sezione penale ha disatteso la tesi della difesa che invocava l'applicabilità dell'articolo 9 del dlgs 74 che, derogando al codice penale, esclude il concorso fra persone in relazione al reato di dichiarazione fraudolenta. «Si verte, nel caso di specie, nell'ipotesi di un soggetto che si è limitato ad annotare le fatture false in contabilità, senza inserirle in dichiarazione, non avendo potuto effettuare tale inserimento perché gli accertamenti sono stati effettuati prima della scadenza del termine per la presentazione della dichiarazione stessa». L'ipotesi è, dunque, differente da quella del concorso tra chi ha emesso una fattura e chi l'ha utilizzata nella dichiarazione fiscale. Concorso la cui configurabilità, spiega ancora il Collegio, è esclusa dall'art. 9 del dlgs. 74/00. Motivando diversamente, «si giungerebbe a creare un'area di impunità per quei soggetti che abbiano concorso nell'emissione di documenti falsi, limitandosi ad annotarli in contabilità, senza utilizzare tali documenti nella dichiarazione relativa all'imposta indicando elementi passivi fittizi: tali soggetti sarebbero, infatti, esclusi sia dall'ambito di applicazione dell'art. 8, che punisce l'emissione di documenti inesistenti, sia da quello dell'art. 2, che richiede, oltre all'annotazione dei documenti nelle scritture contabili, anche la loro indicazione nella dichiarazione annuale». Né questa conclusione è smentita dalle sentenze citate dal contribuente. Queste non escludono la configurabilità del concorso nel reato di cui all'art. 8 del dlgs. 74/00 di colui che ha annotato le fatture false in contabilità senza averle inserite in dichiarazione, perché si limitano ad affermare il principio per cui «le condotte di utilizzazione di fatture false, prodromiche rispetto alla fraudolenta indicazione di elementi passivi in una delle dichiarazioni, supportata da tali fatture o documenti, non sono, di per sé, previste dalla legge come reato».

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