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Evasione, cosa rischia il professionista

del 20/01/2012
di: Celeste Vivenzi Tassello: pagina a cura dell'Ancl
Evasione, cosa rischia il professionista
Con l'inizio dell'anno 2012, in virtù delle disposizioni della Manovra Monti, alcune norme in materia fiscale andranno ad accrescere quanto fatto dal governo precedente ai fini della lotta all'evasione e sicuramente incideranno in maniera profonda sul comportamento dei contribuenti.

Tra le norme principali da segnalare vi sono: le novità normative in materia di limite all'uso dei contanti, l'introduzione di sanzioni penali per chi mente al fisco, l'abolizione in materia di durata dei controlli ad opera del fisco, il nuovo redditometro, gli studi di settore, lo spesometro e, non per ultimo, l'obbligo delle banche di trasmettere gli estratti conti bancari al fisco.

Degna di nota appare anche la disposizione contenuta nella Manovra Monti che obbliga i professionisti che provvedono alla tenuta della contabilità ordinaria per conto dei loro clienti (commercialisti, consulenti del lavoro ma anche i centri elaborazione dati), alla segnalazione delle operazioni effettuate in violazione alle norme sull'uso del contante (pagamenti per importi pari o superiori ai mille euro riguardanti fatture o pagamenti nei confronti dei soci). Tale comunicazione dovrà essere effettuata entro 30 giorni dalla scoperta dell'infrazione (se il cliente consegna in ritardo la documentazione e il professionista scopre in quel momento l'infrazione i 30 giorni decorrono pertanto da questo momento). Secondo pareri autorevoli la norma si applica solo ai professionisti che elaborano la contabilità ordinaria (sono esclusi dall'obbligo di comunicazione le infrazioni commesse dai clienti che provvedono in proprio alla tenuta dei registri contabili in quanto il professionista non è evidentemente a conoscenza dell'illecito compiuto).

La Comunicazione di cui sopra deve essere spedita dal soggetto obbligato agli Uffici territoriali del Mef) in carta semplice e a mezzo raccomandata A/r. Gli Uffici territoriali provvederanno alla segnalazione della violazione anche all'Agenzia delle entrate al fine di innescare specifici controlli fiscali nei confronti del contribuente.

Cosa rischia il professionista tenuto alla comunicazione. Si potrebbe iniziare il commento con la famosa frase «Oltre il danno la beffa». La norma prevede per il professionista l'impossibilità dell'uso dell'istituto dell'oblazione rendendo di fatto particolarmente insidiosa la relativa sanzione.

In sostanza la mancata segnalazione di un'operazione di 1.000 euro comporterà per il professionista una sanzione di euro 3 mila contro una sanzione di 20 euro per il soggetto che ha compiuto l'infrazione stessa (il soggetto si vede costretto a pagare solo 20 euro in quanto ammesso all'oblazione).

A seguito della disposizione che proroga al 1° febbraio 2012 le sanzioni relative alle infrazioni compiute dal 6 dicembre 2011 al 31 gennaio 2012, sembrerebbe estendibile ai professionisti questa sorta di «zona franca» e quindi la non assoggettabilità a sanzioni per eventuali omissioni in materia di comunicazioni commesse nel predetto periodo.

Il tema è particolarmente scottante e si rende auspicabile un ripensamento da parte del legislatore volto alla modifica della normativa in questione che, senza ombra di dubbio, penalizza in modo esagerato il lavoro dei professionisti interessati.

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