
Quote 2011. Con l'aumento deciso dalla Finanziaria 2007 (art. 1, comma 768 della legge n. 296/2006), l'aliquota contributiva degli artigiani si è definitivamente assestata al 20%; mentre quella dei commercianti ha raggiunto il 20,09%. La quota dei commercianti contiene al suo interno una maggiorazione pari allo 0,09%, destinata al cosiddetto fondo per la rottamazione negozi (art. 5, dlgs 207/1996) che interviene nei confronti dei soggetti di età non inferiore a 62 anni (57 anni le donne) che hanno cessato l'attività (e restituito la licenza), riconoscendo loro un indennizzo pari al minimo di pensione Inps per la durata massima di 3 anni. Il minimale di reddito imponibile per il 2011 è di 14.552 euro, per cui il contributo minimo dovuto dagli artigiani è di 2.910,40 euro mentre quello dei commercianti è di 2.923,50 euro. A conti fatti, nel 2011 si paga il 20% (20,09% i commercianti) sul reddito fino a 43.042 euro (tetto pensionabile di quest'anno) e 21% (21,09% i commercianti), sulla quota eccedente, fino al massimale di 71.737 euro. Il tetto contributivo riferito agli iscritti a partire dal 1° gennaio 1996 e che non possono far valere alcun versamento alla data del 31 dicembre 1995, è invece di 93.622 euro.
Versamenti. I contributi sul reddito minimo devono essere versati (modello unificato F24) del 16 maggio, 16 agosto, 16 novembre e 16 febbraio dell'anno successivo). Mentre le quote di contribuzione dovute sulla parte di reddito eccedente il minimale vanno invece pagate in due rate uguali entro i termini stabiliti per il versamento dell'Irpef. Entro il domani occorrerà quindi pagare la seconda quota del contributo minimo: 733 euro per i commercianti e 730 euro per gli artigiani, valori comprensivi delle quote trimestrali della contribuzione per l'indennità di maternità. Inoltre, i soggetti che per l'anno 2010 hanno dichiarato un reddito d'impresa superiore a 14.552 euro (minimale 2011) devono ora versare (entro il 30 novembre) il secondo acconto: una quota pari al 10% (10,045%, i commercianti) della differenza tra reddito d'impresa dichiarato (Unico 2010) e il minimale di 14.552 euro. L'aliquota sale al 10,50% (10,545%, i commercianti) per la quota di reddito 2010 compresa tra 43.042 euro (tetto pensionabile) e 71.737 euro (massimale contributivo per il 2010). I codici da indicare nel modello F24, da usare per il versamento, sono AP per gli artigiani e CP per i commercianti.