
La novità del maxiemendamento va nella direzione di sopprimere la precedente disposizione che stabiliva anche che il procedimento per il quale gli atti certificativi sono richiesti dovesse avere comunque corso una volta acquisita la dichiarazione dell'interessato.
La legge di stabilità punta dunque ad allargare l'uso dell'autocertificazione nei rapporti con la pubblica amministrazione; tanto che si dispone che le certificazioni rilasciate dalla pubblica amministrazione relativamente a stati, qualità personali e fatti, siano valide e utilizzabili solo nei rapporti con i privati mentre nei rapporti con la p.a., e con i gestori dei servizi pubblici, i certificati e gli atti di notorietà devono essere sostituiti dalle relative dichiarazioni sostitutive. Allo stesso tempo è previsto che sui documenti rilasciati per i privati sia apposta una dicitura che ne escluda l'utilizzo nei rapporti con gli organi della p.a. o con i privati gestori di pubblici servizi.
Alla pubblica amministrazione è poi riconosciuto l'onere di acquisire d'ufficio le informazioni oggetto delle dichiarazioni sostitutive dei certificati e degli atti di notorietà. L'interessato dovrà però indicare gli elementi indispensabili per il reperimento di informazioni o dei dati richiesti.
Per le imprese arriva poi la semplificazione del Durc. La legge stabilità sposta l'obbligo di acquisire e controllare le informazioni relative alla regolarità contributiva dall'impresa alla pubblica amministrazione.