
Flussi
Ctp e Ctr. Il 2010 mostra un lieve incremento del numero dei ricorsi presentati rispetto all'anno precedente (+0,25%). In particolare, presso le Ctp provinciali si è registrato un leggero calo (-2,12%), mentre nelle Ctr si è avuto un deciso aumento (+11,47%). I 360 mila gravami inoltrati nel 2010 hanno contribuito quindi ad accrescere del 4,67% le pendenze nei primi due gradi di merito, anche a fronte di oltre 329 mila pronunce rese.
Ctc
La Commissione tributaria centrale, «regionalizzata» dalla Finanziaria 2008, ha visto nel 2010 diminuire i ricorsi pendenti del 21%. Un trend destinato a subire un'ulteriore accelerazione alla luce delle disposizioni dettate dal dl n. 40/2010, che ha fissato al 31 dicembre 2012 la deadline per l'esaurimento di tutti i procedimenti aperti. A fine 2010 ne restavano circa 206 mila. Tra i 53.797 definiti lo scorso anno, le regioni più produttive sono risultate il Lazio (8.910 cause chiuse), la Campania (7.516) e la Lombardia (6.257).
Distribuzione geografica
La litigiosità fiscale dei cittadini si conferma maggiore nel Mezzogiorno. La ripartizione territoriale dei ricorsi presentati nel 2010 nelle Ctp evidenzia una concentrazione dei ricorsi pervenuti nel meridione pari al 53,46% (Sud 33,01% e Isole 20,45%); il Nord e il Centro si attestano rispettivamente al 25,38% e al 21,16%. Nelle Ctr, invece, il contenzioso è più intenso nel Centronord (51,41%).
Esiti
Nel 2010 verdetti simili ai dati rilevati nel 2009. Nelle Ctp gli esiti favorevoli al contribuente e all'ufficio si sono attestati rispettivamente al 36,08% e al 40,01% del totale. In Ctr le sentenze sono state per il 46,83% pro-contribuente e per il 39,93% favorevoli all'amministrazione. Rispetto all'anno precedente, le vittorie dei contribuenti in appello sono cresciute di quasi il 3%.
Istanze di sospensione
Boom delle richieste di sospensive in Ctp. Come detto, le istanze sono salite di oltre il 50% tra il 2009 e il 2010. E sembrano destinate a crescere ancora per via dell'esecutività dei nuovi accertamenti. Il 2010 ha visto accogliere il 50,7% delle richieste. Le percentuali maggiori di pronunce cautelari si registrano in Umbria (63,2%), Abruzzo (60,3%), Sicilia (59,1%), Marche (57,3%) e Molise (57,1%). Si accorcia il tempo medio tra la concessione della sospensiva e la definizione nel merito del ricorso: nel 2010, sono stati necessari 147,6 giorni, contro i 174,3 del 2009. Tra presentazione della richiesta di sospensione e la relativa decisione, invece, nelle Ctp sono serviti in media 180,3 giorni. Un dato, questo, molto importante, anche alla luce delle nuove norme che regolano la sospensione automatica degli atti.
Organici
Scende ancora, in assenza di turnover e per ovvi motivi anagrafici (pensionamenti), il numero dei giudici tributari in servizio. A fine 2010 erano 3.727, contro i 4.371 di due anni prima. Rispetto all'organico “standard” previsto dal dm 11 aprile 2008, il delta negativo è pari a 941 magistrati. L'età media del personale giudicante si attesta per il 2010 a 64,55 anni: solo l'1% dei giudici ha meno di 45 anni. Le ulteriori uscite previste a causa del raggiungimento del limite di età (75 anni) sono pari a 182 unità per il 2011 e a 234 per il 2012.
Durata dei processi
Relativamente all'intero processo tributario, il tempo medio che intercorre tra la presentazione del ricorso alla notifica del dispositivo alle parti è risultato pari nel 2010 a 823,2 giorni in Ctp. La media è frutto della ponderazione di dati estremamente variabili, che vanno dai 192 giorni «sprint» della Ctp Verbania agli oltre 5 mila giorni (14 anni e 5 mesi) della Ctp Cosenza. In Ctr, invece, il processo è durato in media 617,2 giorni.
Enti impositori
Il contenzioso instaurato nell'anno 2010 davanti alle Ctp italiane vede coinvolta principalmente l'Agenzia delle entrate nel 61,26% dei casi. In valori assoluti, però, rispetto al 2009 il numero dei ricorsi presentati in primo grado contro via Cristoforo Colombo diminuisce del 2,72%. Decisamente inferiori le liti tra cittadini e Agenzia del territorio (2,76%) e Dogane (0,87%). Le controversie chiamano in giudizio anche Equitalia (10,59%), enti locali (14,42%) e altri enti quali consorzi di bonifica, autorità portuali ecc. (10% circa complessivi). Numeri sostanzialmente confermati in appello, dove le Entrate si attestano al 59,53% e il contenzioso avverso enti territoriali e altri enti raggiunge il 30,21%.