
Compito dei consulenti del lavoro peraltro non è fare le riforme ma segnalare, grazie all'Osservatorio che analizza i problemi di un milione di aziende assistite e 7 milioni di rapporti di lavoro gestiti, i settori in cui sarebbe necessario intervenire per recuperare risorse e dare sviluppo al Paese.
1. RIDUZIONE FINANZIAMENTI PUBBLICI
Eliminazione delle riserve/esclusive in materia di pensioni con il recupero delle indennità erogate alle organizzazioni destinatarie. Eliminazione del sistema di finanziamento pubblico a soggetti privati dei servizi legati alla previdenza . Controllo effettivo sui finanziamenti a fondo perduto e sulle agevolazioni fiscali per eliminare gli usi distorti con recupero di risorse.
2. RIDUZIONE COSTI PUBBLICI
È diventato più un ritornello che una proposta, che per essere tale dovrebbe andare ben oltre le enunciazioni di principio. Le grandi riforme cominciano sempre con piccoli passi. Ad esempio, le svariate centinaia di milioni necessarie per sostenere la gestione delle Authority e dei cda delle Società partecipate da enti pubblici potrebbero essere drasticamente ridotte pur mantenendo le funzioni di controllo.
3. OTTIMIZZAZIONE RAPPORTI BANCARI
È uno dei problemi più grandi e annosi con cui deve giornalmente confrontarsi l'imprenditore italiano, strozzato da costi e oneri bancari insostenibili. Pur nella difficoltà di liquidità attraversata dal sistema bancario, è questo un grosso problema mai citato da alcuno ma che è una delle priorità per far ripartire l'economia.
4. RIFORMA DEL WELFARE
Rivedere il sistema degli ammortizzatori sociali con efficaci ed effettivi controlli sulla fruizione degli stessi da parte di grandi aziende, prive di ogni possibilità di rientro sul mercato ma che approfittano delle crepe della normativa e dell'organizzazione statale. Conferma del sistema della bilateralità con l'introduzione di un metodo di controllo sull'effettivo funzionamento a livello locale, al fine di tutelare l'erogazione dei servizi previsti.