Consulenza o Preventivo Gratuito

Infrastrutture e reti a sostegno del sistema elettrico

del 28/09/2011
di: di Carlo Meazzi* *segretario nazionale Flaei Cisl
Infrastrutture e reti a sostegno del sistema elettrico
Sviluppo e ammodernamento delle reti elettriche rivestono un ruolo strategico nel futuro del paese, anche per garantire l'espansione delle fonti rinnovabili e realizzare uno sviluppo economico più sostenibile. L'attuale situazione della rete evidenzia ancora strozzature che creano una condizione di mercato poco integrato: il prezzo dell'energia, in Italia, non è unico ma è suddiviso in zone di prezzo. Tutto questo può far perdere all'Italia l'occasione di diventare l'hub energetico del Mediterraneo, cioè un ponte con i paesi del Nord Africa, ricchi di energia.

La trasformazione della rete elettrica, da tradizionale ad high-tech e ramificata, è l'elemento principale sul quale si giocherà lo sviluppo del mercato energetico europeo prossimo futuro. Serve perciò una visione sinergica e comune, tra tutti gli attori del sistema, volta a rispondere alle richieste del sistema più che del mercato: sicurezza negli approvvigionamenti, contenimento dei consumi, miglior utilizzo dell'energia, crescita delle rinnovabili, sviluppo di occupazione qualificata.

Lo transizione verso le smart grid non vuol dire solo contatori intelligenti e non ha la sola finalità di favorire lo scambio sul posto e accogliere la generazione distribuita, ma rappresenta un concetto ben più ampio, con interventi radicali che interessano la stessa struttura topografica della rete e l'hardware (i cavi, le sottostazioni, le cabine, le linee).

Così come rappresenta una opportunità per porre una nuova e diversa attenzione verso il lavoro. Le imprese elettriche non possono, in nome della riduzione dei costi, continuare ad appaltare al massimo ribasso, la sicurezza sul lavoro ne risentirà e gli infortuni aumenteranno, il rapporto con il cliente diventerà sempre più freddo e distaccato, andranno persi patrimoni di conoscenze professionali e di esperienza nella gestione, nella manutenzione e nella costruzione della rete.

Del resto, il mercato (non solo elettrico) ha dimostrato di non essere in grado di autoregolarsi: vanno definite regole puntuali, per assicurare le giuste garanzie, e vanno rivisti i meccanismi di concessione, con standard da rispettare per quanto riguarda sicurezza, qualità tecnica, rapporto con il cliente, tutela occupazionale, adeguamento alle nuove professionalità.

Tutto ciò per far prevalere la logica dell'industria su quella della finanza che, come dimostra la crisi economica in atto, non vede al di là del guadagno fine a sé stesso. In tal senso, siamo convinti che, nel settore elettrico, il ruolo di garante della trasparenza e del mercato debba essere svolto da una grande società delle reti, partecipata dalle imprese del settore, dagli enti locali, dallo stato, dai lavoratori, dai cittadini stessi, che tragga la sua garanzia di indipendenza da questo grande ventaglio partecipativo e che ponga grande attenzione allo sviluppo, alla ricerca, al servizio che fornisce, al rispetto del cliente, a un'equa distribuzione della ricchezza ma anche alla dignità del lavoro, alla formazione dei lavoratori e allo sviluppo di nuova occupazione a elevata professionalità, per tenere il passo con l'innovazione e la nuova tecnologia.

Anche perché siamo convinti che la differenza sarà fatta, ancora una volta, dall'uomo, dalla persona, con la sua intelligenza, le sue capacità e la sua professionalità.

Probabilmente il miracolo della rete intelligente parte proprio da qui.

vota