
Il tavolo tecnico dovrà essere istituito entro 60 giorni dall'entrata in vigore del decreto che scatterà il prossimo 5 ottobre. E tra le altre cose dovrà anche occuparsi di leasing e project financing, chiarendo per esempio, quando un contratto avente ad oggetto la costruzione e la successiva concessione in locazione finanziaria di un immobile non rappresenta una scorciatoia per eludere il patto di stabilità.
Sempre entro il 5 dicembre dovrà vedere la luce lo schema di relazione di fine mandato, ossia il testamento di fine legislatura che governatori, sindaci e presidenti di provincia dovranno obbligatoriamente redigere almeno tre mesi prima di lasciare la poltrona. Il modello di interesse per i presidenti regionali dovrà essere predisposto dalla Conferenza stato-regioni, d'intesa con i ministeri degli affari regionali, dell'economia, delle riforme e della salute. Per le regioni alle prese con i piani di rientro della sanità sarà messo a punto un modello ad hoc. Per gli enti locali la relazione tipo sarà definita dalla Conferenza stato-città d'intesa col Mef e il Viminale. E terrà conto delle specificità dei piccoli comuni.
Ci sarà tempo invece fino a gennaio 2012 per individuare il paniere di tributi su cui calcolare la quota del 50% spettante alle province a titolo di premio per la lotta all'evasione. Il dlgs 149 coinvolge anche gli enti intermedi (gli unici fino a questo momento esclusi) nella partecipazione all'accertamento fiscale, riconoscendo la metà delle tasse non pagate all'erario e riscosse a titolo definitivo. Entro il 5 ottobre 2012, governo, regioni, province e comuni dovranno mettersi d'accordo per individuare le capacità fiscali dei singoli territori. L'intesa dovrà definire un programma triennale di contrasto all'evasione fiscale, nonché premi e sanzioni a seconda che gli obiettivi vengano raggiunti o meno.
Se entro un anno dall'entrata in vigore del decreto non sarà trovato l'accordo ci penserà palazzo Chigi con un dpcm.