Un test stabilirà i beneficiari delle borse di studio
Lo strumento cardine in mano alla Fondazione per il merito sarà una prova nazionale standard (test) a cui saranno chiamati a partecipare gli studenti dopo l'esame di maturità al fine di redigere un elenco di studenti meritevoli. In questa fase di selezione non sarà valutata la condizione di reddito degli studenti, pertanto il merito sarà l'unico criterio di selezione. Il primo test verrà somministrato ai maturati del 2012. L'accesso al test, che dovrebbe svolgersi in varie sedi universitarie su tutto il territorio nazionale, sarà riservato solamente agli studenti che otterranno il diploma di maturità con una votazione non inferiore a 80/100 e che siano interessati all'inscrizione a un'Università fuori sede.
Il prestito può trasformarsi in premio non rimborsabile
La borsa di studio è inizialmente concessa sotto forma di prestito. Per gli studenti meritevoli che si sono distinti come eccellenti durante gli studi, infatti, il prestito potrà essere tramutato in premio di studio in modo totale o parziale e potrà non essere rimborsato. L'ipotesi allo studio dei ministeri coinvolti prevede un prestito/premio da erogare per tutti i cinque anni di studio universitario, mentre la durata del finanziamento è stimata in 20/25 anni in considerazione di un pre-ammortamento di 5 anni con avvio del rimborso a partire dall'anno seguente al conseguimento della laurea specialistica e di un rimborso del prestito pari a circa 7% del reddito totale annuo conseguito. Inizialmente, vengono ipotizzati due profili di reddito in cui gli individui con alto reddito rimborsano tutto il prestito mentre quelli con basso reddito il 70% dello stesso. Ipotizzando un tasso di riferimento pari al 4,5% annuo, i tecnici ministeriali stimano una rata mensile di rimborso compresa tra 80 e 500 euro per elevato reddito e 75 e 260 euro per reddito ridotto.
La Fondazione sarà un'opportunità anche per le imprese
Anche imprese e fondazioni, private possono apportare capitale alla Fondazione per il merito, diventando cosi, membri partecipanti e garantendosi la possibilità di influenzare le strategie del fondo. I privati, potranno in questo modo, stabilire aree prioritarie di intervento di tipo territoriale, e/o di ambito di studi verso le quali indirizzare le risorse versate al patrimonio del Fondo, nonché svolgere un ruolo attivo tramite la partecipazione al Comitato scientifico. I vantaggi saranno la possibilità di dedurre fiscalmente il contributo, dotarsi di un innovativo strumento di marketing grazie al ritorno d'immagine e ridurre i costi di selezione e assunzione del personale grazie a un accesso privilegiato a una platea di soggetti meritevoli.