
La strategia 2010-2012. Tre aree di intervento su cui muoversi: i servizi ai contribuenti, la prevenzione e il contrasto all'evasione e il supporto alla missione. Nel primo caso l'Agenzia si metterà al lavoro per rendere più agevole l'adempimento spontaneo degli obblighi fiscali . In questo senso si punta quindi a un monitoraggio di particolari indicatori quali, il tasso di variazione delle entrate da adempimento spontaneo, il tasso di riduzione del livello di evasione e il tasso di variazione del gettito da accertamento e controllo. Per l'azione di contrasto all'evasione si punta a un incremento della compliance mediante azioni mirate e selettive. Infine il modus organizzativo a cui guarda l'Agenzia è sempre più il modello manageriale.
Il contrasto all'evasione. Dissuasione in misura maggiore di repressione nell'attività di controllo per il recupero della base imponibile non dichiarata. Per centrare l'obiettivo l'Agenzia delle entrate lancia una «strategia innovativa», così riporta il piano, basata su due pilastri: il primo, focalizzare l'azione di controllo su diverse macro tipologie di contribuenti, come peraltro già intrapreso nel corso del 2009, con il tutoraggio alle grandi imprese e l'identificazione di sei tipologie di controlli per altrettanti contribuenti. Il secondo pilastro è tracciare per ciascuna macrotipologia di intervento altrettanti distinti sistemi di analisi e valutazione del rischio di evasione e/o elusione con riferimento anche alla realtà territoriale ed economica. Una sorta insomma di rating rischio evasione. Nel mirino dell'Agenzia i fenomeni di effettiva e consistente evasione. Ecco quindi che, in pole position, per gli 007 fiscali, ci sono il tutoraggio per i grandi contribuenti e i piani straordinari di controllo basati sull'accertamento sintetico, che dovranno vedere i controlli arrivare, secondo l'annuncio di Befera a 35 mila verifiche entro il 2011. L'Agenzia poi metterà in atto iniziative in materia di Iva nazionale e comunitaria, e contrasto alle indebite compensazioni. Impulso agli istituti definitori e alle risultanze delle attività istruttorie e agli adempimenti correlati alla riscossione. Ma l'Agenzia ha intenzione di migliorare anche la performance nelle aule giudiziarie. Per le controversie di elevato valore economico e in cui ci sono questioni di diritto di grande rilevanza l'imperativo è vincere. «In tal modo» si legge nel documento, «la difesa in giudizio degli interessi erariali contribuisce alla crescita generale del gettito e fornisce un significativo apporto al conseguimento degli obiettivi di entrata». Per aumentare il recupero dell'evasione pregressa si indica il consolidamento dei volumi dell'attività di controllo. Nell'aumentare l'efficacia dissuasiva dei controlli l'Agenzia delle entrate pone in primo piano l'analisi del rischio finalizzata alla selezione mirata dei contribuenti e all'utilizzo dei metodi di controllo più idonei per il rischio di evasione.
Servizi ai contribuenti. Dichiarazioni sempre più cartina di tornasole per l'attività di recupero delle imposte non versate, ma allo stesso tempo veicolo per una erogazione dei rimborsi spettante dai crediti. Si punta ad assistere a una riduzione della reiterazione degli errori da parte dei contribuenti per la compilazione e da parte dell'Agenzia per la fase di controllo preventivo delle dichiarazioni. L'azione si svolgerà sui controlli preventivi di qualità sulle comunicazioni di irregolarità e sulla percentuale delle comunicazioni di irregolarità annullate. Inoltre spazio al numero dei rimborsi istruiti per anno di imposta e allo stesso tempo il numero e il valore dei rimborsi da erogare. Infine per raggiungere questi obiettivi partirà nel 2010 e per il prossimo triennio una campagna assunzioni a tempo indeterminato di circa 3 mila funzionari da destinare nelle regioni del Centronord.