Il ccnl di dirigenti e quadri superiori si può intrecciare all'apprendistato. Ma va, per prima cosa, arginato l'abuso di stage e co.co.pro. Anche se «è saltato» l'ultimo vertice con governo, regioni e parti sociali dedicato all'argomento. Parola di Michele Tiraboschi, consulente del ministro del welfare Maurizio Sacconi, che a ItaliaOggi sottolinea come «il manager nasce nel mondo universitario, e attraverso l'apprendistato le pmi potrebbero sostenere percorsi di inserimento a beneficio di figure che, però, vanno selezionate». In quest'ottica, «gli apprendistati di alta specializzazione (la terza tipologia, dopo quella per ottenere la qualifica professionale e il «contratto di mestiere», ndr) potrebbero valorizzare» quel personale utile. Ma il Testo unico, su cui regioni, sindacati e quasi tutte le organizzazioni datoriali hanno raggiunto l'intesa (si veda ItaliaOggi del 12/07/2011), deve essere licenziato dal Parlamento. Sulle voci di un imminente approdo al senato, il giuslavorista dice: «Malgrado l'approvazione in tempi record della manovra, tutto dipende dal clima parlamentare. Il governo coltiva la delega dell'esecutivo Prodi, dunque è una normativa tendenzialmente bipartisan, che vede d'accordo tutte le regioni e le sigle sindacali», aggiunge, confidando in un percorso lineare nelle due camere. Resta irrisolto, invece, il nodo di stage, tirocini e collaborazioni, il cui ricorso ormai dilagante contrasta con la facoltà delle aziende di dotarsi di apprendisti. Tiraboschi ammette che «le regioni stanno procedendo con lentezza, mentre Cgil, Cisl e Uil spingono per riaprire il confronto». Ma, a questo punto, il rinvio a settembre appare scontato.