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Studi di settore, tocco federalista

del 29/06/2011
di: di Andrea Bongi
Studi di settore, tocco federalista
Gli studi di settore 2011 puntano al territorio. Nel tentativo di rimuovere uno dei difetti storici del modello debuttano infatti nuove analisi ed indicatori territoriali allo scopo di avvicinare sempre più le risultanze del software di stima alle singole realtà locali. Aumentano anche le attività per le quali le risultanze di Gerico 2011 saranno applicabili solo per la selezione delle posizioni e non per l'accertamento. Introdotte nella nuova versione del software di stima dei ricavi e compensi presunti, ulteriori modalità di calcolo dell'apporto dei soci amministratori. La revisione congiunturale speciale sterilizza gli effetti della crisi economica sul periodo d'imposta 2010 attraverso quattro distinte tipologie di correttivi. Sono le principali novità relative all'applicazione degli studi di settore per il periodo d'imposta 2010, illustrate nella circolare n.30 diffusa ieri dall'agenzia delle entrate.

Un corposo documento di prassi amministrativa che di fatto chiude il cerchio dell'operazione studi di settore 2011, fornendo ampia illustrazione delle principali novità che caratterizzano la versione software utilizzabile per la stima dei ricavi e compensi del periodo d'imposta 2010.

Ma torniamo alle nuove implementazioni introdotte in materia di analisi territoriale. Come dicevamo in apertura, uno dei veri e propri “talloni d'Achille” degli studi di settore è da sempre rappresentato dalla scarsa capacità degli stessi nel misurare le singole realtà territoriali ove sono ubicate le attività economiche.

Nella nuova versione software Gerico 2011, sono state introdotte dunque nuove implementazioni e variabili territoriali allo scopo di superare o comunque limitare i difetti congeniti sopra evidenziati. Fra i nuovi indicatori al debutto troviamo quello relativo alla “territorialità del livello dei canoni di locazione residenziale”. Questo nuovo indicatore, si legge nella circolare n.30/e di ieri, differenzia il territorio nazionale sulla base dei canoni di locazione degli immobili residenziali per comune, provincia, regione e area territoriale. I dati necessari all'elaborazione di questo indicatore derivano direttamente dalla banca dati dell'osservatorio del mercato immobiliare (c.d. Omi) riferiti all'annualità 2007.

I canoni di locazione utilizzati per la costruzione dell'indicatore in parola sono quelli relativi alle abitazioni civili, alle abitazioni di tipo economico, alle ville e villini in stato di conservazione normale. E' del tutto evidente che il livello dei canoni al metro quadrato rappresenta un indice del tenore di vita di un territorio sulla base del quale le stime dello studio di settore verranno influenzate in rapporto al valore che tale indicatore potrà assumere nell'intervallo compreso fra 0 ed 1.

Altro elemento in grado di rivelare le condizioni socio – economiche di un territorio è rappresentato dal livello delle retribuzioni e, più in generale, dall'influenza assunta dal costo delle retribuzioni sulla determinazione dei ricavi. Per misurare questa influenza nel software Gerico 2011 è stata inserita una nuova variabile territoriale basata sul “livello delle retribuzioni per il settore degli intermediari di commercio” costruito su base regionale. I dati utilizzati per la costruzione di questo nuovo indicatore territoriale sono stati presi direttamente dai modelli degli studi di settore relativi al periodo d'imposta 2008.

L'indicatore in questione, si legge nella circolare n.30/e, è dato dal rapporto tra le spese per lavoro dipendente e il numero dei dipendenti, calcolato come numero delle giornate retribuite diviso 312. Anche i valori assunti dal nuovo parametro territoriale saranno compresi nell'intervallo fra 0 ed 1.

L'effetto Outlet guiderà invece la territorialità dello studio di settore revisionato denominato “VM05U - Commercio al dettaglio di abbigliamento, calzature e pelletterie ed accessori”, approvato con decreto del 16 marzo 2011. Nelle funzioni di stima di questo studio si è tenuto infatti di conto delle c.d. aree gravitazionali, costituite di fatto da cerchi territoriali concentrici distanti non oltre 90 minuti di percorrenza dal centro commerciale, all'interno delle quali le condizioni di mercato risultano alterate dalla presenza dello stesso Factory Outlet Center.

Lo studio in questione rappresenta peraltro la seconda tipologia di studio di settore costruito su scala regionale, dopo quello relativo al settore delle costruzioni UG69U, varato lo scorso anno.

Passando in rassegna le altre novità che caratterizzano gli studi di settore 2011 occorre soffermarsi brevemente sulle nuove modalità di calcolo assegnate al software per l'apporto all'attività da parte dei soci amministratori. In questi casi infatti, indipendentemente dal rapporto che lega i soci amministratori con la società (collaborazione coordinata e continuativa, ecc.), lo studio adotta una metodologia di stima fondata sulle “teste”, normalizzate in base alla percentuale di lavoro svolto anziché sulle “spese” sostenute per la remunerazione dell'attività prestata dai soci amministratori stessi.

Quanto alla revisione congiunturale speciale degli studi applicabili al 2010, la circolare ricorda che i correttivi anticrisi in funzione in Gerico 2011 sono quattro. Tre di questi (correttivi specifici per la crisi, correttivi congiunturali di settore e correttivi congiunturali individuali) vengono applicati ai soggetti che presentano, indipendentemente dal posizionamento in ordine alla normalità economica, un livello di ricavi/compensi ai fini della congruità inferiori al ricavo/compenso puntuale di riferimento.

Per il resto i correttivi specifici per la crisi si rendono applicabili agli studi degli odontoiatri e del trasporto merci su strada. I correttivi congiunturali di settore operano invece nelle situazioni di contrazione della marginalità economica e della redditività mentre i correttivi individuali si applicano a tutti e 206 gli studi di settore in presenza di contrazione dei costi variabili delle imprese e delle difficoltà di riscossione dei professionisti.

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