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Esonero Irap, parola alle Ctp

del 21/06/2011
di: Vincenzo D'Andò www.commercialistatelematico.com
Esonero Irap, parola alle Ctp
In caso di disaccordo tra Fisco e contribuente la valutazione finale per definire se un professionista o un piccolo imprenditore, quale potrebbe essere in determinate situazioni un agente di commercio, sia o meno soggetto a Irap è una questione che viene rimessa al giudice del merito, cioè alle Commissioni tributarie.

Le istruzioni al modello Irap 2011, infatti, continuano a non riportare nulla riguardo l'annosa questione dell'esonero da Irap, eppure, ormai, la stessa amministrazione finanziaria ha ammesso le ipotesi di esonero.

In particolare, l'Agenzia delle entrate ha preso atto delle decisioni di giurisprudenza favorevoli ai contribuenti, prima con la circolare n. 45/E del 2008 e in seguito con la circolare n. 28/E del 2010.

Il requisito determinante per l'esonero da Irap e quindi il non assoggettamento a tale imposta è la mancanza dell'autonoma organizzazione.

Il concetto di «attività autonomamente organizzata», così come definito dalla giurisprudenza, risulta mancante qualora:

- il reddito prodotto derivi solo dal proprio lavoro;

- venga accertato l'impiego di beni strumentali non eccedenti il minimo indispensabile (computer, automezzi, attrezzature e cosi via);

- sia accertata l'assenza di personale (in particolare, di lavoro altrui non meramente occasionale).

Come comportarsi riguardo gli adempimenti dichiarativi e di versamento. La sussistenza del requisito fondamentale della mancanza di autonoma organizzazione porta ad escludere l'assoggettamento ad Irap dei contribuenti.

Le scelte che può tenere, quindi, il contribuente, in sede di adempimento dichiarativo ai fini Irap, sono principalmente due:

- compilare la Dichiarazione Irap 2011, versare il tributo e poi presentare l'istanza di rimborso (a parte i tempi lunghi di questa scelta, occorre tenere presente che difficilmente l'Erario procede a rimborsare pacificamente ed in maniera automatica; nessuna circolare delle Entrate, già emessa o che verrà emessa in seguito, può assicurare, che avvenga poi il rimborso automatico). È il contribuente che deve dimostrare di avere diritto a tale rimborso (quindi, l'onere della prova è a carico dello stesso contribuente);

- non compilare la dichiarazione Irap 2011 e, quindi, non pagare l'imposta (è la scelta più conveniente per il contribuente, a parte l'esposizione alle possibili successive sanzioni dell'Erario). Secondo la prevalente dottrina, in tale caso è l'Ufficio che deve dimostrare, con avviso di accertamento, la sussistenza dei presupposti per l'applicazione dell'Irap (quindi, l'onere della prova è a carico dell'Ufficio).

Accertamento del requisito della mancanza di autonoma organizzazione. Riguardo a come accertare, con valutazione caso per caso, il requisito della mancanza di autonoma organizzazione, l'Agenzia delle entrate (in prima battuta), o in sede di contenzioso, il giudice di merito, procedono al controllo delle dichiarazioni dei redditi presentate, in particolare, si procede:

- a esaminare le dichiarazioni, con specifico riguardo al contenuto del quadro concernente i redditi di lavoro autonomo (quadro RE per i professionisti, quadro RG per le imprese in contabilità semplificata, altri dati per quelle in contabilità ordinaria, tra cui i dati del bilancio d'esercizio), per verificare la fondatezza della richiesta del contribuente;

- all'esame, dai modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione degli studi di settore, del personale addetto all'attività, di ulteriori elementi utili, di altre informazioni;

- a esaminare eventuale documentazione di cui dispone l'ufficio, comprese le informazioni emerse nell'attività di controllo a carico del ricorrente o anche di terzi;

- al controllo sui beni strumentali, con l'eventuale richiesta di esame del registro dei beni ammortizzabili o, in mancanza, del registro delle fatture d'acquisto.

L'accertamento del requisito viene fatto per singolo periodo d'imposta, potendo il contribuente, ovviamente, modificare nel tempo la struttura organizzativa.

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