
Rispetto alle 240 forme di erosione della base imponibile individuate inizialmente, che mostravano un controvalore per l'erario di circa 140 miliardi di euro, nel corso dei lavori il tavolo tecnico è arrivato a censirne ben 476, per un mancato gettito di 196 miliardi di euro.
Quello compiuto finora, dunque, è un esteso lavoro di ricognizione e di riclassificazione per restituire la fotografia delle agevolazioni e delle deduzioni fiscali esistenti. Questa prima fase di lavori, protrattasi rispetto alla tempistica originariamente fissata, dovrebbe concludersi a breve, con una relazione a cura del coordinatore.
L'elenco delle forme di erosione del gettito è lunghissimo ed elenca tutte le vigenti disposizioni recanti esenzioni o riduzioni del prelievo obbligatorio. Le voci sono poi suddivise in ulteriori raggruppamenti. Le agevolazioni per la casa (deduzione della rendita dell'abitazione principale, bonus 36%, detrazione per i canoni di locazione dell'abitazione principale, bonus affitti per gli universitari ecc.) pesano da sole più di 9 miliardi di euro. Conteggio che peraltro non tiene ancora conto dell'impatto della cedolare secca sostitutiva dell'Irpef introdotta dal dlgs n. 23/2011, inserita anch'essa nell'elenco (si veda ItaliaOggi del 20 aprile 2011).
Spazio quindi alle agevolazioni tributarie per la famiglia. Tra detrazioni per coniugi e figli a carico, spese sanitarie, premi assicurativi, spese di istruzione e quant'altro vengono meno per le casse pubbliche 21,5 miliardi di euro.