
Con un provvedimento del 28 gennaio, Attilio Befera, direttore dell'Agenzia delle entrate, ha ridefinito le competenze del centro. E i nuovi poteri arrivano dal dl 78/2010 che ha appunto, previsto il potenziamento dei controlli automatizzati «di massa», da realizzarsi mediante l'utilizzo delle vaste banche dati del fisco, anche con riferimento ai fenomeni di microevasione attuata dai lavoratori «grigi», ossia quelli che risultano in regola dal punto di vista previdenziale ma non nei confronti dell'erario (in tal senso è stata resa più efficiente la cooperazione con l'Inps)
Ecco dunque che il fisco mette i redditi d'affitto sotto controllo incrociato. Gli atti d'accertamento parziale automatizzati (articolo 41 bis del dpr 600/73) sono quelli che scaturiscono dal controllo incrociato tra dati contenuti nei contratti di locazione registrati e quelli esposti in dichiarazione dei redditi dai proprietari di immobili. Se il sistema rileva delle incongruità, scatta la notifica al contribuente.
Sempre il provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate del 28 gennaio scorso ha attribuito al Centro operativo di Pescara, che risponde alla Direzione centrale Accertamento, il compito, tra l'altro, di eseguire gli accertamenti parziali «centralizzati». Un'attività di controllo che riguarda, nello specifico, tutto l'iter degli atti di accertamento parziale, dalla redazione dell'atto fino all'iscrizione a ruolo delle somme dovute, e che viene svolta, oltre che dal Centro di Pescara, anche dalla sua struttura delocalizzata con sede a Reggio Calabria.
La competenza si estende a tutto il territorio nazionale, a eccezione delle posizioni accertabili dalla Direzione provinciale di Bolzano, che emette atti bilingui.
E per favorire il rapporto di collaborazione con i contribuenti, l'Agenzia ha anche istituito un numero verde dedicato – 848.448.833 – che permetterà di entrare direttamente in contatto con i funzionari del Centro operativo per ricevere assistenza e informazioni e inviare eventuale documentazione via fax o e-mail.