E proprio su quest'aspetto si è concentrata la discussione tra i professionisti accorsi a Bari: «Nonostante i regolamenti debbano ancora essere stabiliti, la strada per la nuova revisione legale è ormai tracciata. È necessario comunque fare chiarezza su alcuni aspetti, in quanto la disciplina è più organica rispetto al passato, visto che la normativa ha recepito la necessità di adeguare i controlli e renderne gli esiti più comprensibili e trasparenti».
In quest'ottica, i professionisti possono fornire un importante contributo nella definizione delle linee guida che stabiliranno le direttive della revisione legale, con un confronto diretto che potrà favorire lo sviluppo della categoria e, conseguentemente, del Paese.
La stessa attività del controllo dei conti ha subito negli anni una lunga evoluzione: «Si è passati», spiega il vicepresidente della Cnpr, «dall'Albo dei revisori ufficiali dei conti al Registro dei revisori contabili fino ad arrivare oggi al Registro dei revisori legali, dotandosi di un Testo Unico che coordina tutte le norme che attengono alla professione». Se infatti inizialmente l'attività era accorpata con le funzioni del collegio sindacale, successivamente fu scissa dalle funzioni dell'organo, trovando oggi una sistemazione organica nelle norme del diritto societario.
Sul tavolo restano però alcuni importanti nodi da sciogliere. Se per chi è già iscritto al registro dei revisori contabili non ci saranno cambiamenti, ma si avrà un semplice passaggio (senza alcun esame) al nuovo elenco, sono ancora molti i dubbi su cosa si verificherà quando questo andrà a regime. «Ci chiediamo a chi sarà attribuita la formazione, un aspetto previsto espressamente dalla direttiva europea».