
In caso di mancato assolvimento degli obblighi previsti, Aams non potrà corrispondere ai concessionari eventuali somme prenotate per il pagamento delle vincite e dei rimborsi superiori a 3 mila euro. Resta però l'obbligo per gli operatori di versare ai vincitori le somme dovute nei termini previsti dai regolamenti di gioco. Nelle ultime settimane, riporta Agipronews, il tema del riciclaggio nel settore dei giochi è diventato di grande attualità. Nel più recente bollettino semestrale dell'Unità di informazione finanziaria (Uif) di Bankitalia - la struttura nazionale incaricata di prevenire e contrastare il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo - erano state segnalate ventuno operazioni sospette nell'ambito dei giochi nel secondo semestre del 2010. Undici i casi segnalati da gestori di case da gioco (i quattro casinò italiani) e dieci da concessionari online. In ottica di prevenzione del fenomeno, due settimane fa il Ministero degli interni aveva pubblicato un decreto con gli indicatori di anomalia delle operazioni legate al gaming, evidenziando alcuni dei segnali d'allarme tipici del riciclaggio di danaro sporco. I Monopoli di stato avevano inoltre avviato una vasta ricognizione sui conti online di centinaia di giocatori, con accertamenti svolti da Polizia postale e Guardia di finanza. In particolare i controlli si sono indirizzati su circa ottanta concessionari di scommesse sportive, chiamati a fornire ad Aams i nominativi di centinaia di giocatori sospetti di gioco anomalo.