
Le Commissioni sono nominate dai Consigli provinciali dell'Ordine e per i componenti è previsto un obbligo di formazione obbligatoria specifica, per il tramite della Fondazione Studi del Consiglio nazionale. «Che organizzerà iniziative formative sia frontali che con il metodo a distanza», ha sottolineato il presidente dell Fondazione Studi Rosario De Luca. Numerosi gli spunti emersi durante la teleconferenza su «Certificazione e conciliazione», che ha visto collegati via satellite quasi cento Consigli provinciali, consentendo a circa 10 mila consulenti e non solo, di assistere agli interventi degli esperti della Fondazione Studi. Durante i lavori, è stato infatti chiarito che le Commissioni di certificazione, in attesa del regolamento, potranno continuare a certificare i contratti anche se limitatamente alle previsioni della legge Biagi prima delle modifiche del Collegato Lavoro.
Le nuove attribuzioni sulla certificazione, così come quelle sulla conciliazione, potranno dunque andare a regime solo dopo l'approvazione del regolamento da parte del Consiglio nazionale la cui entrata in vigore farà decadere gli strumenti regolamentarii attualmente vigenti. «Come categoria assumiamo la nuova responsabilità e formeremo tutti i nostri componenti perché crediamo nell'importanza della funzione che è stata assegnata all'istituzione consulenti del lavoro», ha commentato la presidente Marina Calderone.