Occhi puntati, poi, sul tema della formazione. I professionisti dovranno partecipare obbligatoriamente ad appositi corsi di aggiornamento organizzati dal Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro anche per il tramite della Fondazione Studi. Il regolamento sancisce inoltre l'obbligo di audizione dei lavoratori interessati dal provvedimento emesso dalla commissione ai fini della verifica della reale volontà delle parti contraenti e infine obbliga a fornire al Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, con cadenza trimestrale, un resoconto dell'attività svolta, con particolare riferimento al numero e alla tipologia di istanze e di contratti certificati. Il tutto sulla base di un modulo di rilevazione che verrà predisposto entro un mese dalla stipulazione del protocollo.
A occuparsene sarà sempre il ministero, il quale avrà anche il compito di diffondere, nell'apposita sezione del sito internet istituzionale, un elenco delle commissioni istituite presso i Consigli provinciali. Il Cno avrà, invece, la funzione di coordinamento e di vigilanza per gli aspetti organizzativi, delle commissioni di certificazione costituite presso gli ordini territoriali. Per raggiungere tutti questi obiettivi il ministero del lavoro e il Consiglio nazionale istituiscono un tavolo di lavoro congiunto, che si riunirà con cadenza semestrale nonché all'occorrenza, su iniziativa dei componenti, volto alla valutazione dei periodici rapporti di monitoraggio anche al fine di valutare l'opportunità di iniziative congiunte anche di tipo formativo e informativo.
L'intesa come ha sottolineato il segretario del Consiglio nazionale Vincenzo Silvestri «è importante perché garantisce certezza di uniformità a livello nazionale. È infatti previsto che ogni tre mesi le Commissioni comunichino l'attività svolta al Cno che, a sua volta, avrà un interscambio col ministero del lavoro ogni sei mesi. Ciò consentirà un continuo monitoraggio dell'attività certificatoria». Silvestri ha preso l'impegno di arrivare alla stesura del provvedimento entro i prossimi 45 giorni, quindi meno dei due mesi stabiliti.