
Varata in Senato una nuova legge sul ritorno in patria dei talenti che esercitano all’estero. I nati dopo il primo gennaio 1969, laureati, che hanno lavorato negli ultimi due anni all'estero e decidono di rientrare in Italia godranno di un forte incentivo fiscale: i maschi verranno tassati sul 30% del reddito, le femmine sul 20%. Unica condizione posta per godere dell’agevolazione è avviare un'attività di impresa o di lavoro autonomo, oppure essere assunti. La misura rappresenta solo un primo piccolo passo verso l’inversione di tendenza di un fenomeno molto diffuso, tanto che i laureati italiani all'estero sono 4 volte quelli tedeschi, 2 volte quelli francesi, 3 volte quelli inglesi o spagnoli (dati Ocse). Il nostro Paese spende circa 100 euro per portare un ragazzo o una ragazza alla laurea, ma spesso il laureato parte e va all'estero; ma rischia di non tornare più.
a cura della Redazione