
Gli intermediari finanziari devono comunicare all'Anagrafe dei conti i rapporti che intrattengono con gli altri intermediari. Non si applicano ai rapporti con il fisco le stesse esenzioni previste dalla normativa antiriciclaggio. È questa una delle precisazioni fornite dai rappresentanti dell'amministrazione finanziaria intervenuti al convegno organizzato da Paolo Livi, presidente Afin sulle novità 2010 per gli intermediari finanziari ieri a Milano. Le comunicazioni quindi vanno inviate a prescindere con chi si intrattengono tanto che l'errore in cui sono incorsi gli intermediari è stato rilevato dal cervellone dell'archivio dei conti come un'anomalia. Per le holding poi resta sempre aperto il problema dei rapporti con i soggetti non residenti. A questo proposito deve essere comunicato il codice fiscale. E l'agenzia conta di arrivare entro la fine dell'anno predisponendo un intervento di prassi amministrativa. Infine per gli intermediari che si incorporano o cessano l'attività, sulle attività precedenti la data di chiusura della pec può sempre arrivare l'indagine cartacea.
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