Scomparsa dal testo della Legge di stabilità 2014, la
tassa locale unica, che unisce le due componenti IMU e TASI, fino a oggi facenti
parte della IUC, dovrebbe vedere la luce in un decreto apposito.
Entro il 31
dicembre 2014 il Governo dovrebbe, tra i tanti impegni, emanare il testo
normativo di riordino delle due discipline. Si profila, comunque, uno
slittamento dell’entrata in vigore al 2016, piuttosto che al 2015, a causa
delle difficoltà riscontrate nell’ideazione del nuovo canone unico (nuova
imposta che riunisce la TOSAP, l’imposta sulla pubblicità e i diritti di
affissione) e del passaggio al Comune del gettito derivante dalla quota IMU in
precedenza spettante all’erario sui fabbricati di categoria D.
Ciò significa
che anche per il 2015 i professionisti e i contribuenti si troveranno a doversi
cimentare con le delibere IMU e TASI e dunque, con aliquote diverse e
agevolazioni diverse da ente a ente. La TASI nel 2015, tra l’altro, potrebbe
raggiungere l’aliquota del 6 per mille senza alcuna detrazione, dato che viene
meno la clausola introdotta quest’anno sul tetto IMU+TASI. Nel 2014 la somma
IMU+TASI non deve superare il 10,6 per mille, tranne quando il Comune, con
delibera pubblicata in tempo, abbia deciso di applicare lo 0,8 per mille
aggiuntivo per finanziare sconti sulle abitazioni principali. Se l'IMU sulla
seconda casa è già al 10,6 per mille, ad esempio, la Tasi nel 2014 non deve
essere versata, mentre se l'IMU è al 10 per mille resta da pagare uno 0,6 per
mille a saldo.
Infine, l'1 per mille ai fini TASI è stata applicata in tutti i
casi in cui l'IMU non ha superato il 9,6 per mille. Così le abitazioni di lusso
(accatastate come A/1, A/8 e A/9) hanno un tetto massimo di riferimento del 6
per mille nella somma di IMU e TASI. Nel caso dei fabbricati rurali
strumentali, invece, l'aliquota nel 2014 è sempre all'1 per mille, non essendo
dovuta l’IMU.
Ora se il Governo non interverrà nel 2015 proponendo un limite
simile, la tassazione potrebbe triplicare. Se nel 2014 il tetto massimo è
costato 625 milioni di euro, nel 2015 tali denari saranno difficili da trovare,
vista la situazione erariale. Inizialmente si era detto che la nuova imposta,
integralmente locale, avrebbe previsto per l'abitazione principale aliquote più
basse rispetto a quelle previste per gli altri immobili e detrazioni standard.
Non solo, ma avrebbe previsto l’eliminazione della quota occupante della TASI (10% - 30%). Nel 2015, senza tale imposta, si replicherà il 2014, quindi i calcoli duplici (o forse triplici) delle due imposte.