E’ una delle grandi novità annunciate e, con molta probabilità, in procinto di essere messa in atto dal Governo Renzi. A partire dal prossimo anno, compilare il 730 potrebbe rivelarsi molto meno complicato di quanto lo sia adesso, anche per i meno esperti di tale attività.
Il tutto grazie alla presentazione di un progetto, al momento in fase sperimentale, che introdurrebbe il famoso 730 precompilato. Niente altro che una dichiarazione dei redditi semplificata, capace di invertire - e soprattutto di sveltire! - il rapporto fra Pubblica Amministrazione e contribuente (“qualora andasse in porto”, premessa indispensabile nel nostro Paese...).
Come funziona
Sarebbe la stessa Agenzia delle Entrate a comunicare ai contribuenti la somma dovuta oppure l'entità del credito vantato nei confronti dello Stato. Il contrario esatto di quanto avviene ora.
Il modulo sarebbe corrisposto a tutti i cittadini obbligati a presentare il 730, ovvero - secondo una stima - circa 30 milioni di italiani fra pensionati e lavoratori dipendenti. Il 730 precompilato sarebbe una piccola grande rivoluzione per la vita quotidiana di moltissimi italiani, al momento vincolati al supporto di centri di assistenza fiscale o di professionisti esperti.
Ai cittadini, prima di saldare i conti, spetterebbe il solo compito di verificare l’esattezza dei dati inseriti dall'Agenzia delle Entrate. Il risparmio, di tempo e denaro, sarebbe evidentissimo.
A che punto siamo?
La sperimentazione del progetto permetterà già dal 2015 di utilizzare il modulo, facente riferimento ai dati reddituali del 2014.
Nella prima fase saranno coinvolte soltanto alcune categorie di cittadini, scelte per fare da apripista all'innovazione. In particolare, potranno sperimentare il nuovo strumento di semplificazione i contribuenti con rapporto di lavoro dipendente e i redditi assimilabili.
Ecco alcuni esempi della seconda categoria: soci lavoratori delle cooperative, percettori di assegni o borse di studio, percettori di compensi come sindaco, revisori dei conti, collaboratori di testate cartacee, lavoratori socialmente utili e percettori di redditi in assenza di rapporti di lavoro subordinato.
Per precompilare il 730 l'Agenzia delle entrate farà riferimento alle dichiarazioni dei redditi degli anni precedenti e di conseguenza alle somme già versate allo Stato dal cittadino, ma anche dai dati forniti da enti esterni: istituti previdenziali, società assicurative e bancarie, dichiarazioni da parte dei datori di lavoro e dichiarazioni per prestazioni di lavoro occasionale, ad esempio.
Attenzione però: per il 2015 i contribuenti dovranno continuare a presentare all'Agenzia la documentazione riguardante le possibili spese detraibili, dagli interessi sui mutui alle spese mediche. I dati sono da comunicare entro il mese di febbraio. Dall'anno successivo però anche questi verranno calcolati in maniera automatica, con un ulteriore alleggerimento delle incombenze per il cittadino.