
Per contrastare la crisi economica in atto nel nostro Paese, il Governo sta
mettendo in campo diverse strategie. Uno degli interventi destinati ai nuclei
familiari in difficoltà è l'istituzione di una Social Card. Si
tratta di una carta dotata di un importo variabile che potrà essere utilizzata
dal titolare per l'acquisto di beni di prima necessità o per
il pagamento delle bollette. Il Governo ha stanziato 50
milioni di euro per tentare di arginare il problema sociale della
povertà.
Anche se la crisi interessa tutto il territorio nazionale il Ministero
del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con il Ministero
dell'Economia e delle Finanze, ha selezionato dodici città
italiane (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli,
Palermo, Roma, Torino, Venezia e Verona) per sperimentare la Social Card.
Essendo stata concepita per aiutare i nuclei familiari numerosi che vivono in condizioni disagiate, i principali requisiti richiesti per l'ottenimento della Social Card sono: la presenza di almeno un componente di età inferiore ai 18 anni; un reddito ISEE relativo al 2012 non superiore ai 3mila euro; un valore catastale inferiore ai 30mila euro della prima casa; non aver acquistato autoveicoli durante l'anno precedente a quello di richiesta della carta. Inoltre tutti i componenti del nucleo familiare in età di lavoro devono risultare disoccupati al momento della richiesta, quindi con un reddito complessivo inferiore ai 4mila euro nell'ultimo trimestre. Restano esclusi tutti i nuclei privi di figli e definiti come "disoccupati cronici”.
Il Comune interessato all'iniziativa deve presentare un progetto che riguarda almeno il 50% dei nuclei familiari di cui il Governo si prenderà carico. Il contributo della Social Card sarà tra i 231 e i 404 euro al mese in base alle condizioni del reddito di ogni richiedente. La Social Card potrà essere utilizzata per comprare generi alimentari e per il pagamento delle bollette di luce e gas.
La sperimentazione comincerà nel mese di luglio, non appena verrà pubblicato il bando successivo al nulla osta ministeriale. Per richiedere i moduli da compilare sarà sufficiente recarsi al proprio Comune di residenza dove saranno a disposizione. Basta un unico modulo compilato da un solo componente per ogni nucleo familiare e ogni Ente Locale stabilirà modi e tempi per la consegna.
La città di Palermo ha già reso noto che le domande vanno presentate entro il 19 luglio; il modulo è reperibile anche online e bisognerà allegarvi la dichiarazione ISEE e un documento d'identità valido.