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Niente IMU a giugno. Il decreto del nuovo Governo è in Gazzetta

del 27/05/2013

Come promesso nel suo discorso per l'ottenimento della fiducia, il primo provvedimento del Governo delle larghe intese del neo Presidente del Consiglio Enrico Letta è stato approvato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 117.

Si tratta della Decreto Legge numero 54 del 21 maggio 2013 sulla sospensione della rata IMU di giungo e il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga

Per quanto riguarda la tassa sugli immobili non si è trattato di un'abolizione, come promettevano alcuni partiti in campagna elettorale, bensì di una deroga. La rata IMU con scadenza il prossimo 17 giugno è stata infatti sospesa fino al settembre di quest'anno, con buona pace di tutti i partiti politici che dovranno trovare un accordo entro quella data se vorranno dare un po' di concreto sollievo ai contribuenti. 

La sospensione della rata IMU riguarderà solo le prime case con relative pertinenze (escluse quelle catalogate come “di lusso” come palazzi signorili, ville o immobili di pregio), le unità immobiliari di cooperative edilizie a proprietà che siano prima abitazione e pertinenze dei soci assegnatari, gli alloggi assegnati agli Istituti Autonomi per le Case Popolari (IACP) o comunque con analoghe finalità. Rientrano nella sospensione anche i terreni agricoli e i fabbricati rurali mentre per i capannoni non è prevista alcuna proroga.

Per quanto riguarda il rifinanziamento della Cassa integrazione in deroga, il nuovo Governo Letta ha stanziato un miliardo di euro. I 250 milioni arrivano dai fondi per la decontribuzione dei contratti di produttività, gli altri 246 dal fondo per l’occupazione e per la formazione, 288 milioni dalla riprogrammazione dei fondi strutturali UE 2007-2013, 100 dal fondo sviluppo e coesione e altrettanti dall'accordo Italia-Libia e 19 milioni dalle multe Antitrust. Il tutto si andrà a sommare ai 990 milioni di euro provenienti dalla legge di stabilità.

Oltre a queste, il decreto Legge prevede altre importanti novità per il nostro Paese.

Il provvedimento sancisce, ad esempio, il taglio ai famosi doppi stipendi dei ministri e dei sottosegretari che sono anche parlamentari. Si parla di un risparmio che si aggira intorno al miliardo e duecentomila euro circa. Una piccola cifra rispetto ai costi complessivi della politica ma simbolica perché verrà destinata anche ai Comuni.

Infine, il DL 54 prevede anche la proroga al 31 dicembre della scadenza dei contratti per i lavoratori precari della pubblica amministrazione prevista per il prossimo 31 luglio. Grandi e piccole novità che cercano di restituire fiducia a degli elettori stremati dalla crisi e dalle poche e incomplete risposte che la stessa classe dirigente dà. 

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