
Dal 1°marzo 2013 entrerà in vigore in Italia la così detta
Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie.
Il trasferimento quindi di
azioni e di altri strumenti finanziari partecipativi sui mercati OTC (over the
counter, ovvero paesi non regolamentati), sarà soggetto ad un'imposta sulle
transazioni finanziarie con un'aliquota dello 0,2% sul valore dell’operazione.
A partire dal 1° luglio 2013 anche i contratti derivati di strumenti
finanziari, nati per fini di copertura e ora utilizzati per motivi speculativi,
verranno tassati.
Questi avranno un’aliquota che varierà a seconda del volume e
a conclusione del contratto.
Il legislatore però ha previsto che, qualora la compravendita
avvenisse nei mercati regolamentati, le aliquote da applicare saranno dimezzate
per le azioni (0,1%) e ridotte di 1/5 per i contratti derivati. Sono escluse
dalla tassazione tutte quelle società che hanno una capitalizzazione inferiore
a 500 milioni di euro, attualmente sono circa 183.
La Tobin Tax è nata per
difendere i trader dagli High Frequancy Trading Systems, sistemi operativi che
influenzano i mercati attraverso l’inserimento e/o l’annullamento di ordini in
una frazione di secondo.
L’effetto che alcuni presumono è quello di uno spostamento dell’operatività verso mercati che non prevedono tale imposta, come quelli valutari.