
La conversione del Decreto crescita bis (D.L. 179/12) contiene incentivi dedicati alle start up innovative, ovverosia le società di capitali costituite in Italia da non più di 48 mesi, aventi come oggetto sociale lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. La società deve possedere tali requisiti: detenzione da parte dei soci, e possesso nei successivi 24 mesi, della maggioranza delle quote/azioni rappresentative del capitale sociale nonché dei diritti di voto in assemblea; non aver distribuito utili; non essere frutto di operazione societaria straordinaria (fusione, scissione o cessione). I requisiti alternativi: possesso di una privativa industriale; organico di almeno 1/3 di lavoratori svolgenti, o che hanno svolto, dottorato di ricerca; consistente spesa in bilancio per ricerca e sviluppo. Le società devono iscriversi in una sezione speciale del Registro delle Imprese. I benefici sono: l’esonero, sino al 4° anno, dal pagamento del bollo e dei diritti di segreteria dovuti per l’iscrizione nel Registro delle Imprese, nonché del diritto annuale in favore delle Camere di Commercio; la decontribuzione e la defiscalizzazione dei redditi da lavoro (per gli amministratori e i dipendenti) tramite l’assegnazione, da parte della società, di azioni, quote o altri strumenti finanziari di propria emissione o di una sua controllata; possibilità di ottenere il credito d’imposta in via prioritaria sulle altre imprese per l’assunzione di personale altamente qualificato con contratto a tempo indeterminato o con contratto di apprendistato. Le start up innovative beneficeranno di importanti deroghe alla disciplina del contratto a tempo determinato (L. 368/01) tra cui: l’utilizzo di personale a termine per attività inerenti all’oggetto sociale; il contratto a tempo determinato “in deroga” avrà durata minima di 6 e massima di 36 mesi; esenzione dai limiti quantitativi di cui all’art. 10, c. 7 D. Lgs. 368/2001. Per il triennio 2013/2015 sono previste detrazioni d’imposta Irpef pari al 19% della somma investita dal contribuente nel capitale sociale di una o più start up innovativa, direttamente o tramite organismi di investimento collettivo del risparmio che investano prevalentemente in start-up innovative. La percentuale di detrazione può raggiungere il 27% per attività ad alto valore tecnologico in ambito energetico.