
Il giorno 11 dicembre scorso, con la pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale, è entrato in vigore il c.d. Decreto “Salva-Infrazioni”
(D.L. n. 216/2012), disposizione che, già dal nome, lascia intendere le
finalità per cui è stata varata.
Si tratta, infatti, di un Provvedimento il cui
scopo principale avrebbe dovuto essere quello di chiudere ben 21 procedure di
infrazione comunitarie pendenti sull’Italia: tuttavia l’improvvisa crisi del
Governo Monti ha stravolto e soprattutto ridimensionato l’intero impianto
dell’originario Decreto, a tal punto che l’attuale D.L. 216/2012 mira ad
interrompere solo quattro delle procedure comunitarie che gravano sul nostro
Paese, oltre a recepire due Direttive che avrebbero già dovuto essere operative
da tempo e ad adeguarsi ad una sentenza della Corte di Giustizia europea.
Nello
specifico il Decreto in esame ha recepito nella normativa italiana, sulla base
di precisi obblighi comunitari, importanti modifiche per quanto riguarda il
contenuto, le modalità ed i termini della fatturazione IVA, riscrivendo i primi
sei commi dell’art. 21 del DPR 633/72, ridefinendo i contorni della “fattura
elettronica” ed introducendo la fattura semplificata, di cui al nuovo art.
21-bis della Legge IVA.
Di notevole rilevanza, anche sociale, sono poi le nuove
disposizioni sui congedi parentali che adesso possono essere usufruiti “a ore”
e non solo a giornata intera, nonché l’applicazione del principio della parità
di trattamento fra gli uomini e le donne che esercitano un’attività di lavoro
autonomo.
Per quanto riguarda, infine, il comparto sanità, sono state recepite
le nuove procedure che dovranno far in modo che le donazioni di organi siano
non solo sicure, ma altresì effettivamente volontarie. Nuove anche le
disposizioni relative al sistema di farmacovigilanza che farà ora confluire in
un’unica banca dati europea tutte le segnalazioni spontanee di reazioni avverse
da medicinali, come raccolte da ciascun Paese membro che avrà il compito di
gestirle per quanto attiene al proprio territorio.
Da ultimo segnaliamo una
norma estemporanea in merito alla gestione della crisi dei rifiuti della
Provincia di Roma (dovuta alla necessità di individuare una nuova discarica in
alternativa a quella di Malagrotta, la più grande d’Europa) e l’introduzione di
una specifica norma a favore del Monte dei Paschi di Siena in relazione alle
modalità di rimborso degli aiuti concessi alla banca dallo Stato italiano.
Merita,
infine, che venga fatto un accenno alle disposizioni che, seppur presenti nella
bozza predisposta dal Consiglio dei Ministri, non hanno poi trovato recepimento
nella stesura definitiva del Decreto in esame.
Tra tutte lo stralcio
dell’intero Capo VI in materia ambientale che doveva sanare una decina di
infrazioni in ambito comunitario e soprattutto la revisione della normativa sul
Quadro RW della dichiarazione dei redditi dedicato agli investimenti detenuti
all’estero e delle relative sanzioni.
Si tratta di un aspetto, questo, molto sentito dai contribuenti; tuttavia non è ancora stata scritta la parola fine: è assai probabile, infatti, che il Governo riesca ad introdurre le modifiche sperate nell’ultimo suo atto legislativo prima delle dimissioni e cioè la Legge di Stabilità, in questi giorni all’esame del Parlamento.