Elettrodotti media tensione: definizione
Gli elettrodotti media tensione sono quelli con tensione di esercizio tra 1 kV e 40 kV. Si tratta delle infrastrutture di rete che hanno il compito di trasportare l'energia elettrica con le linee interrate in cavo e con le linee elettriche aeree. La rete elettrica primaria è costituita dagli elettrodotti media tensione e da quelli con un altro tipo di tensione di esercizio; il trasferimento di energia su grandi distanze ad alta tensione permette la trasmissione dell'energia elettrica, mentre il trasferimento di energia su una rete capillare a media tensione (o a bassa tensione) consente la sua distribuzione fino agli utenti finali su tutto il territorio.
Come sono fatti gli elettrodotti media tensione?
Gli elettrodotti media tensione sono dotati di pali in cemento armato centrifugato, in acciaio o in legno che fungono da sostegni. Essi possono essere distinti sulla base di parametri differenti: si parla di sostegni di sospensione per indicare quelli che sono in grado di sostenere i carichi di due mezze campate, pur non sopportando squilibri di tiro, mentre sono sostegni d'amarro quelli che agiscono da sezionatori meccanici delle linee, in quanto supportano il tiro di una tratta di linea intera. Nel primo caso, il conduttore è fissato con morsetteria che consente scorrimenti lievi, mentre nel secondo caso l'inserzione di isolatori permette di fissare i conduttori alle mensole e il collo morto, cioè un tratto di conduttore che pende dalla mensola, garantisce la continuità elettrica.
Il complesso delle linee elettriche e delle stazioni primarie in Italia è gestito da Terna, che garantisce la rete di trasmissione nazionale favorendo l'interconnessione tra la rete elettrica internazionale e gli impianti di produzione italiani. Inoltre, sul territorio sono distribuiti elettrodotti media tensione che appartengono a privati o ad altri proprietari, come per esempio RFI o ENEL Distribuzione.