
Due gli effetti sicuri della decisione del Tar: il ritorno dell'orario completo di insegnamento negli istituti interessati e, con esso, il diritto alla restituzione delle cattedre. In altre parole, gli insegnanti che a seguito della riduzione indebita delle ore di insegnamento delle classi intermedie (dalla seconda alla quarta) avrebbero perso la titolarità di cattedra, ora potranno agire per essere reintegrati nella sede di provenienza.
Soddisfatto il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi: «Anzitutto da settembre i ragazzi potranno avere un monte ore di insegnamento adeguato, con un riflesso positivo anche per il corpo docente, di ruolo e precario. L'ordinanza del Tar, però, è anche l'occasione per riflettere su come non sia possibile per nessuna parte in causa ricorrere a scorciatoie o a diktat; la giustizia amministrativa italiana non lo consente. Così non si va da nessuna parte. Paradossalmente, si riesce solo a perdere più tempo».