
La data dei versamenti per il pagamento delle tasse slitterà dunque in avanti in due tappe. Dal 16 giugno i contribuenti avranno venti giorni in più di tempo senza alcun pagamento di mora fino al 6 luglio. Dal 7 luglio, invece, versando lo 0,40% si potrà continuare a pagare fino al 5 agosto. La proroga è stata chiesta da Rete imprese, l'associazione che raggruppa le sigle delle piccole e medie imprese, Cna, Confartigianato, Casartigiani, Confcommercio e Confesercenti e dai professionisti, dottori commercialisti, consulenti del lavoro e tributaristi. La richiesta è stata quasi una scelta obbligata visto che rispetto anche all'anno scorso (quando la proroga, calendario alla mano era già in Gazzetta), il software di Gerico ha visto il crisma della definitività, con la pubblicazione in G.U., solo al 28 maggio. «Siamo soddisfatti della dichiarazione del governo che ha concesso una misura identica a quella dello scorso anno», ha commentato Maurizio Fugatti, primo firmatario dell'interrogazione.
Zone franche urbane in soffitta. Le Zone franche urbane messe all'angolo dalle zone a burocrazia zero. Sebbene i lavori dell'amministrazione finanziaria stanno proseguendo d'intesa con le amministrazioni coinvolte «non si possono sottacere», scrive il sottosegretario Giorgetti nella risposta all'interrogazione di Occhiuto, «le alterne vicende della norma primaria riguardante le zone franche urbane». Non ultima l'istituzione con la manovra correttiva delle zone a burocrazia zero. «Per le Zone franche urbane coincidenti con le Zfu presenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia si consente al sindaco territorialmente competente di concedere contributi diretti alle nuove iniziative produttive». La zona zero burocrazia è diverso dalle Zfu sia per modalità di erogazione del beneficio (contributo diretto al posto dell'esenzione fiscale) e diverso per l'ambito soggettivo di applicazione e cioè iniziative produttive avviate dopo il 31 maggio 2010. Per Giorgetti «data l'identità delle risorse disponibili, l'attivazione delle zone a burocrazia zero, rimessa a un decreto del presidente del consiglio dei ministri, costituisce ora inevitabilmente una eventualità del tutto preliminare rispetto alla applicazione del più risalente strumento delle zfu.