Approfittando infatti dell'imminente arrivo del 2 giugno, i tributaristi dell'associazione presieduta da Roberto Falcone si lasciano cullare tra le longeve braccia della memoria. «Il 2 giugno è per noi una data importantissima», avverte il presidente Falcone, «perché in questo giorno nel 1946 nasceva la nostra Nazione e l'Italia diventava una Repubblica democratica fondata sul lavoro». Così recita anche l'articolo 1 della nostra Costituzione. «Ci piacerebbe riscriverlo», dice però Falcone, aggiungendo che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e sulle professioni. Ci auguriamo infatti che in occasione delle prossime ricorrenze, il 2 giugno proprio come il 17 marzo, i nostri politici sappiano rinnovare con spirito vero e vivo l'orgoglio del passato, il senso di appartenenza che si respirò nell'Italia unita 150 anni fa. Ma speriamo che sappiano anche e soprattutto adattare ai giorni d'oggi questi valori e i sentimenti che da essi scaturiscono. Come? Senza dover rivedere la Costituzione italiana, basterebbe riconoscere subito le nuove professioni.