
Il nuovo testo unico sul pubblico impiego cancella due prerogative del lavoro statale: posto fisso e aumento dello stipendio per scatti di anzianità.
I dipendenti statali dovranno prepararsi a due cambiamenti sostanziali della propria posizione lavorativa. La bozza del nuovo testo unico sul pubblico impiego elimina due pilastri del lavoro nella Pubblica Amministrazione: il posto fisso a vita e l’aumento di stipendio per anzianità.
Le singole amministrazioni devono comunicare al Ministero le eccedenze di personale rispetto alla mole di lavoro da sbrigare, e chi è in esubero sarà inviato presso un’altra amministrazione nel raggio di 50km. Il personale in eccesso avrà due anni di tempo per ricollocarsi anche accettando un inquadramento più basso, altrimenti il rapporto di lavoro sarà considerato risolto.
Addio agli scatti automatici di anzianità con conseguente aumento dello stipendio. Ogni anno i dipendenti pubblici saranno valutati per il lavoro svolto, e riceverà un aumento in busta paga il 20% dei dipendenti di un’amministrazione.
Inoltre: sarà inviata la visita fiscale per i dipendenti pubblici che si assentano di venerdì e nei prefestivi, la conoscenza dell’inglese è obbligatoria per partecipare ai concorsi pubblici e l’erogazione dei buoni pasto sarà uguale per tutti, cioè pari a €7 al giorno.
Le novità illustrate per sommi capi sono presenti nella bozza del testo unico sul pubblico impiego in attesa delle tempistiche per l’ufficializzazione.