
Una ricerca commissionata da Adepp, l’Associazione degli Enti Pensionistici Privati, al Censis fotografa le condizioni di lavoro dei professionisti: sono poco “mobili” e raramente utilizzano siti internet per pubblicizzare la propria attività.
Nello specifico, l’indagine del Censis ha mostrato che oltre 8 professionisti su 10 operano nella propria città o, al massimo, nella propria regione. Quota che diventa superiore al 90% se si guarda soltanto al Meridione. Inoltre, il 30% dei titolari di uno studio professionale possiede un sito internet. Ma attenzione, la percentuale di coloro che lo utilizzano per pubblicizzare all’esterno – e non solo con i propri clienti – le proprie attività si riduce ulteriormente, arrivando solo al 13,2% dei professionisti intervistati.
Categorie di lavoro poco inclini a guardare all’estero? Non è proprio così. Secondo la ricerca, il 10,1% degli intervistati ha ampliato il proprio giro d’affari in altri paesi. E chi decide di farlo ha un immediato ritorno economico. Se i professionisti non “internazionalizzati” hanno visto calare del 46,2% i propri introiti negli ultimi due anni, la quota si riduce al 36,1% per coloro che hanno attività con l’estero. Allo stesso modo, i professionisti che lavorano fuori dai confini italiani hanno visto crescere il fatturato nel 33,7% dei casi, mentre chi non lo fa solo nel 20,7%. Infine, l’indagine fotografa una maggiore propensione ad aprire nuovi studi per gli under 40 (18,1%) contro il 13,4% degli over 55. Da tenere sotto osservazione, però, la predisposizione di coloro che hanno avviato un’attività in società con altri professionisti a tornare a lavorare da soli: ben il 38,1% del campione.