
La Legge di Stabilità che dovrà essere discussa in queste settimane riceve il plauso dei professionisti. Non è un riconoscimento scontato, visto che, storicamente, gli autonomi hanno sempre lamentato un eccessivo peso fiscale su di loro.
In una nota della CNA, la Confederazione Nazionale dell’Artigianato, si legge che “finalmente i professionisti sono entrati nell’agenda di governo”. Tra i punti particolarmente apprezzati dagli autonomi figurano: il regime forfetario dei minimi; il congelamento dell’aliquota al 27% per chi versa i contributi alla Gestione separata Inps; l’innalzamento della cosiddetta “no tax area” – cioè la franchigia sotto la quale non si deve corrispondere l’Irap – da 9.500 a 13.000 euro.
Inoltre, il regime forfetario dei minimi, oltre a venire mantenuto, vedrà innalzato il tetto massimo di adesione da 15 a 30.000 euro. L’aliquota sarà per i primi cinque anni fissata al 5%, mentre dal sesto anno salirà fino al 15%. Infine, importanti novità anche per quanto riguarda la deducibilità delle spese sostenute per aggiornamento. Ad oggi, il tetto è del 50%, ma i professionisti vorrebbero elevare la franchigia al 150%, in modo da ricomprendere, oltre alle spese sostenute, anche il mancato reddito. Vedremo se il governo deciderà di fare un ulteriore passo verso gli autonomi.