
Il governo ha deciso di rivedere il regime fiscale dei minimi per i possessori di partita Iva. L’idea dell’esecutivo è quella di renderlo più “conveniente” per i giovani professionisti e per le start up. Come annunciato dal viceministro dell’economia, Luigi Casero, il piano del governo si incardina in un più ampio desiderio di ridurre le tasse che procederà per i prossimi tre anni.
Per prima cosa, dunque, una riorganizzazione del regime fiscale agevolato (al 5%) che era stato prorogato fino al 31 dicembre 2015, dopo una sua iniziale sospensione cui avevano fatto seguito numerose polemiche. Il piano di “sforbiciata” delle tasse procederà poi con il taglio delle imposte sulla prima casa, sugli immobili strumentali e sui capannoni.
Il secondo anno, si cercherà di incidere maggiormente sugli sgravi per le imprese e sulle riduzioni di tasse sul reddito. Infine, fermo restando che tutte queste manovre sono soggette alla disponibilità di casse, dopo anni particolarmente difficili, si procederà anche a un riordino della duplice tassazione degli istituti previdenziali.